Michael Jackson era follemente innamorato di un muratore e di un cameriere

di Domenico Giampetruzzi
La più grande star dello showbiz mondiale, Michael Jackson, era gay. Ad annunciarlo è stato lo scrittore Ian Halperin in un'intervista rilasciata a "The Telegraph". Lo scrittore ha raccontato il tutto in una biografia non autorizzata dedicata al mito del pop che ha fatto andare su tutte le furie la famiglia del cantante. Il libro si chiama “Senza maschera: gli ultimi anni di Michael Jackson”. Secondo l'autore del libro tutti nel suo entourage sapevano che era omosessuale. Nel libro vengono raccontate le recenti relazioni del re del pop con un muratore di origini asiatiche e un cameriere di Hollywood che aspirava a diventare attore. Il cantante era follemente innamorato di entrambi prima di morire. Halperin ha affermato di aver parlato di persona con i due amanti gay di Michael Jackson.
La storia con il muratore era iniziata nel 2007 a Las Vegas. Il ragazzo allora era poco più che ventenne. Jacko usciva raramente di casa e per non dare all'occhio si travestiva da donna e si incontravano in un economico motel. L'altra storia d'amore degli ultimi anni del re del pop era con un cameriere che lavorava ad Hollywood e sognava di diventare attore. Secondo Halperin il giovane cameriere avrebbe raggiunto Jackson nella sua villa a Hollywood Hills tutte le sere per tre settimane di fila.
Sinceramente non trovo nulla di male se la più grande star di tutti i tempi avesse due amanti gay o anche mille. Ci rimarrei malissimo se le storie sono state inventate ad hoc per creare business e umiliare la dignità di un divo come è successo spesso e volentieri in passato. Ricordiamo tutti le false testimonianze di due giovanissimi che hanno accusato Jacko di essere un pedofilo per lucrare milioni di dollari. Uno dei due giovani si è pentiti e ha dichiarato in un'intervista di averlo fatto solo per un questione economica. Peccato che il pentimento è avvenuto quando ormai il divo era già morto, dopo esserne stato divorato per tanti anni.
Come d'altronde la campagna denigratoria dei media mondiali sulla sua voglia di cambiare la pelle nera per diventare bianco non sapendo e non informandosi sullo stato di salute dell'uomo come testimoniano le cartelle cliniche di 25 anni fa sulla vitiligine e lupus di cui era affetto.