MAFIA-AFFARI-PD IN PUGLIA, L'IDV VA ALL'ATTACCO DI NICHI VENDOLA

di Domenico Giampetruzzi
In questi giorni giungono notizie raccapriccianti dalle procure baresi sull'incredibile e criminale patto di sangue tra alcuni politici del centro-sinistra della Regione Puglia e un clan mafioso di Bari. Secondo il pm Desirèe Digeronimo l'ex assessore regionale alla Sanità in quota Pd, Alberto Tedesco, che l'anno scorso è stato premiato dal suo partito con la candidatura alle elezioni politiche diventando un mese fa senatore del Pd, era a capo di un'organizzazione criminale collusa con il clan mafioso degli Strisciuglio.
L’Italia dei Valori attacca senza misure il governatore della Regione Puglia, Nichi Vendola. "La voce di Fratoianni non si è mai levata nei mesi scorsi per denunciare il pesante conflitto di interessi che la Giunta Vendola aveva in seno. L’ex segretario di Prc, oggi Sl, mostra di avere la memoria corta. Mi permetto di ricordargli allora - attacca Pierfelice Zazzera, coordinatore regionale Idv - che in relazione alla vicenda Tedesco venne convocato un consiglio regionale monotematico, il cui risultato fu una assoluzione politica con formula piena dell’assessore regionale alla sanità. Il presidente Vendola - ricorda Zazzera - espresse in quella occasione il proprio pieno appoggio all’operato di Tedesco alla politica sanitaria regionale. Per ben tre volte ho incontrato il presidente della Regione ed ho rappresentato tutto il nostro disagio per i rischi derivanti dal conflitto di interesse di cui l’assessore regionale era portatore e le conseguenze devastanti per la coalizione di centrosinistra. Siamo stati trattati come il Grillo Parlante, ma Vendola si è comportato come Pinocchio. Sappiamo distinguere le responsabilità penali, che sono personali, dalle responsabilità politiche. Noi dell’IdV crediamo, tuttavia, che sulle ultime vicende il Presidente Vendola abbia forti responsabilità politiche".
"L'aver svolto per anni indagini sulla corruzione e il malaffare nella pubblica amministrazione - afferma l’eurodeputato Idv Luigi De Magistris - mi ha consentito di individuare come attraverso la gestione illegale del denaro pubblico in qualsiasi settore dalla sanità all’ambiente, dalle infrastrutture ai corsi di formazione si realizzino le nuove forme di finanziamento illecito dei partiti. E’ per questo – conclude De Magistris– che gran parte della politica e pezzi serventi delle istituzioni non tollerano le azioni della magistratura in tali direzioni".