L'organista della Cattedrale di Lecce da uomo diventa transessuale, licenziata in tronco

di Domenico Giampetruzzi
Il fatto ha già fatto il giro dei media nazionali. Un uomo sposato e con due figli che decide di essere sè stesso cambiando la sua vita e la sua identità sessuale. Da uomo, Marco Della Gatta, diventa transessuale. Il suo nuovo nome è Luana Ricci. Fin qui nulla di strano. Ma i problemi sorgono nell'ambiente di lavoro. Marco ha lavorato pertanti anni come compositore ed organista del Duomo di Lecce. Appena appresa la notizia il parroco della Cattedrale di Lecce l'ha licenziato in tronco. Un gesto criticabile che testimonia a tutti gli effetti un'altra grave e pesante discriminazione nel mondo del lavoro per questioni meramente sessuali. Ancora una volta l'ignoranza e la becera morale religiosa hanno avuto la meglio sulla persona e sulla professionalità. La Chiesa Cattolica in questo è la più grande professionista, colma al suo interno di contraddizioni e vecchi tabù. Il mondo politico non si è voluto sbilanciare sulla questione dopo le ultime diatribe sul caso Boffo. Ma c'è ancora una volta da constatare il silenzio tombale e assurdo del Ministro delle Pari Opportunità, Mara Carfagna. Un silenzio pesante e terribile come verificatosi nei recenti e gravi casi di omofobia che hanno travolto l'Italia. Mi domando ma che ci sta a fare a quel Ministero??? Solo per meriti sessuali e dunque extra-politici, come affermava Paolo Guzzanti??? Un'enigma irrisolvibile.
Questo il racconto di Luana Ricci sulla sua vita personale e professionale. Un grande esempio di lealtà e umiltà.
"Sono -esordisce Luana- una transessuale, ma non è una parolaccia. Sono anche una musicista, e fino al 31 agosto scorso, prima che mi licenziassero, ero l'organista e direttore del coro della Cattedrale di Lecce".
"Mi sono diplomata -afferma Luana- in pianoforte al Conservatorio di Lecce nel 1984 e poi in musica jazz a quello di Bari. Dal ‘91 ho seguito tutta l'attività musicale liturgica del Duomo senza mai interruzioni. Nessuno si è mai lamentato del mio lavoro, anzi non sono mai mancati i riconoscimenti di stima e affetto".
"Venti mesi fa -continua l'artista- ho iniziato un percorso di transizione per cambiare sesso. È un desiderio che ho maturato negli ultimi otto anni, ma fin da piccola ho sempre avuto la netta sensazione di appartenere al mondo femminile. Ho combattuto tanto con me stessa, ho cercato di rinnegarmi, al punto che mi sono sposata e oggi ho una famiglia con due figli, uno di 18 e l'altra di 15 anni che adoro. Sia loro che mia moglie mi hanno accettato e mi amano per quella che sono, non avrei mai pensato che la mia condizione personale potesse crearmi problemi sul lavoro. Ho sempre creduto che la mia professionalità e il mio rigore anche nel vestire, fossero garanzia di serietà. Il resto lo faceva la musica". "Il mio lavoro -conclude l'organista- è solo quello di musicista (alla notte della Taranta) e ho uno stile di vita ordinario. Merito rispetto non fosse altro per il coraggio di essere me stessa".