Caso Marrazzo, il racconto delle transessuali brasiliane

La Redazione
La 30enne transessuale brasiliana di nome Natalie che a luglio scorso è stata sorpresa dai 4 carabinieri malavitosi in compagnia del Governatore del Lazio, Piero Marrazzo, in un appartamento della capitale ha raccontato al quotidiano 'La Repubblica' il suo rapporto con il presidente. Marrazzo, sposato con tre figlie (Giulia maggiorenne, Diletta e Chiara minorenni), secondo il racconto fornito dalle transessuali era ben conososciuto nell'ambiente e pagava abbastanza bene.
"Glielo dicevo, io: Piero, stai attento a con chi esci. Lasciala perdere, la Brendona, quella è drogata ti fa finire nei guai. Piero lo conosco da sette anni - dice la transessuale- e non mi ha mai fatto niente di male, quindi non gliene voglio fare nemmeno io. L'ho sentito anche oggi, mi ha chiamata tre volte. Mi ha detto: 'Stai tranquilla, Natalì, che non c'è nessun video. Ti voglio bene, non parlarne con nessuno'. Di Piero non voglio parlare - insiste Natalì- ogni volta che si accorge di aver raccontato più di quello che avrebbe voluto".
"Ma una cosa -aggiunge Natalie- su quei quattro carabinieri la voglio proprio dire. Li conoscevamo tutti, sono vera gentaccia. C'è una questione di droga, dietro tutto questo casino. Quando un cliente ci chiede un festino con la cocaina, c'è uno spacciatore, uno che ora è morto e si chiamava Rino (è citato anche nell'ordinanza di custodia cautelare, ndr), che ce la porta a domicilio a patto che ne acquisti almeno dieci grammi. Quei carabinieri lo lasciavano lavorare a patto che lui li avvertisse sempre della consegna e della situazione: quando la giudicavano interessante facevano irruzione e ci rapinavano, si prendevano droga e soldi ricattando i clienti. Sono le 'mele marce' di cui parla il comandante provinciale dei carabinieri, il generale Tommasone".
Altri importanti particolari della vicenda sono stati aggiunti da un'altra transessuale brasiliana, Luana. "Marrazzo lo conosciamo tutte benissimo da anni. Quando lo vedono passare - dice Luana - i trans si tirano su le tette per essere scelte: lui paga molto, molto bene. Ci sono 'ragazze' come Natalì che ci hanno fatto una fortuna, decine di migliaia di euro. Natalì è la sua preferita, ma stava spesso anche con Brenda, una tipa grande e grossa che chiamiamo la Brendona e che da un pezzo andava in giro a dire che cercava di vendere un video compromettente ma non trovava nessuno che lo comprasse. Una vera stronza: questa è estorsione, mi sa che con questo caos è scappata".

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