Bersani e Rutelli invitano Berlusconi a farsi processare

di Domenico Giampetruzzi
L'ultima proposta di legge avanzata dalla maggioranza sul processo breve è stata ampiamente criticata dalle opposizioni e dall'Associazione nazionale magistrati. Una sonora bocciatura che ha mandato in escandescenza il premier Silvio Berlusconi che si vede accerchiato sul tema della giustizia anche dai suoi alleati, in primis il presidente della Camera Gianfranco Fini.
Una situazione politica che di certo non giova al nostro Paese che ne perde sia in termini di immagine che di credibilità.
Sono davvero tanti i tentativi della maggioranza in materia di giustizia per evitare i processi del presidente del Consiglio dei ministri.
Uno status politico- giudiziario che sicuramente sta logorando anche gli stessi parlamentari ed elettori del centro-destra.
Il fondatore del movimento politico Alleanza per l'Italia, Francesco Rutelli, invita il premier Berlusconi a difendersi nelle aule dei tribunali piuttosto di distruggere la certezza della pena nel nostro paese per evitare qualche processo.
Molto più categorico e incisivo il segretario del Partito democratico, Perluigi Bersani, che non promette sconti sulla giustizia.
«Berlusconi -dichiara Bersani- si faccia processare. E' l'unico modo per ristabilire la serenità nel Paese. Una volta che la Corte costituzionale ha deciso - ha aggiunto - si è determinato un chiarimento: che tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge e quindi il premier deve sottoporsi a giudizio. Questo è il punto e credo sarebbe la strada per poter ristabilire la serenità nel Paese. Questo Paese - conclude il segretario Pd- merita di potersi occupare di problemi veri, credo che questo sia il punto di fondo e con questa ispirazione faremo un'opposizione molto netta alle norme che arrivano in Senato».

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