Scuola, traduzione di latino su Berlusconi in tribunale

di Domenico Giampetruzzi
La professoressa di latino del Liceo scientifico 'V. Vecchi' di Trani, in Puglia, ha proposto ai suoi studenti della 3° C una traduzione diversa dal consueto e che riguardava l'attuale presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Il brano da tradurre si intitolava Silvius Berlusconi apud iudices vocabitur, Silvio Berlusconi sarà chiamato davanti ai giudici.
La notizia è stata pubblicata sul quotidiano della famiglia Berlusconi, Il Giornale, ed è subito scoppiata la polemica. La parlamentare del Pdl e vicepresidente della Commissione Bicamerale per l'Infanzia, Gabriella Carlucci, ha fatto sapere che presenterà un'interrogazione parlamentare al ministro Gelmini per aprire un'inchiesta sull'accaduto e accertare eventuali responsabilità e comminare sanzioni o richiami ufficiali.
«La versione di Latino -afferma la Carlucci- contro Silvio Berlusconi è un atto gravissimo. E' una vergogna che si usi la cattedra per fare propaganda politica e per dileggiare ed offendere il presidente del Consiglio».
La docente del Liceo, Angela Di Nanni, ha spiegato che non era sua intenzione offendere nessuno nè tantomeno il premier Berlusconi in quanto voleva solo proporre alla classe un tema di estrema attualità.
Il preside dell'istituto, Luciano Gigante, dichiara di essersi documentato e il testo da tradurre non è stato scritto dalla professoressa ma bensì è stato reperito da internet da un sito 'Ephemeris', che utilizza il latino come esperanto.
«E' una prova -afferma il preside- sul latino del XXI secolo. Non è la prima volta che nel liceo vengono proposte versioni in latino su temi di attualità. In precedenza - conclude il preside - in occasione della morte di Michael Jackson è stata utilizzata una versione in latino su di lui. In ogni caso c'è libertà di insegnamento e, polemiche a parte, è un modo per avvicinare i giovani alla lingua».

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