Marrazzo sulla morte di Brenda: "E' colpa mia"

di Domenico Giampetruzzi
«È colpa mia, è colpa mia. Dopo aver distrutto me, hanno fatto morire anche lei. Non è possibile, non è giusto, non doveva andare così. Perdonatemi per il male che ho fatto a tutti quanti. Non volevo. Ho sbagliato, ho commesso tanti errori, ma non doveva finire così...». Lo ha dichiarato l'ex governatore del Lazio, Piero Marrazzo, in un'intervista pubblicata stamane dal Corriere della Sera a cura di Paolo Foschi mentre altre dichiarazioni attribuite a Marrazzo sono state pubblicate sulla Repubblica. L'intervista e le dichiarazioni di Marrazzo sono state smentite in giornata dai legali dell'ex presidente del Lazio.

Appena ha ricevuto la notizia della morte del trans Brenda, Marrazzo ha dichiarato: «Allora è vero che c’è un complotto, è vero che dietro c’è qualcosa di grosso. Dio mio che ho combinato, perdonatemi vi prego. Non volevo coinvolgere la mia famiglia, non volevo far soffrire nessuno».
L'ex presidente della Regione Lazio, sposato con la giornalista Rai Roberta Serdoz e padre di tre figlie, si trova in un convento di monaci per ritrovare la serenità e la pace perduta dopo lo scandalo ricatto-cocaina-trans che l'ha recentemente travolto.

L'ex presentatore tv di Mi manda Raitre ha poi aggiunto: «Se non ci fosse stato tutto questo clamore intorno a me, se non fosse venuta fuori questa vicenda, se non avessi coinvolto tutte queste persone in questa storia, forse Brenda sarebbe ancora viva. Perchè prendersela con Brenda? Perchè deve soffrire così tanta gente?».
Interrogativi e domande che anche l'opinione pubblica si pone su una morte quella del 31enne viado brasiliano fitta di misteri e sospetti.
Secondo quanto pubblicato dal Corsera Marrazzo avrebbe pensato di lasciare l'abbazia. «Come faccio a stare tranquillo - si sarebbe chiesto - con tutto quello che sta succedendo? Come posso stare qui? Devo tornare a casa, devo stare vicino alla mia famiglia, devo proteggerla. Senza volerlo li ho comunque coinvolti in tutto questo, devo fare qualcosa».

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