Misteri e sospetti sulla morte del trans Brenda

di Domenico Giampetruzzi
La morte del transessuale brasiliano Brenda ha lasciato dietro di sè una serie di interrogativi, sospetti e misteri degno di un vero giallo di Stato. Brenda era una teste chiave dell'inchiesta scandalo coca-trans-ricatto che ha colpito l'ex governatore del Lazio, Piero Marrazzo. Scandalo che ha portato alle dimissioni dello stesso presidente di Regione.
Ma dietro tutto ciò secondo molti, in primis lo stesso Marrazzo, c'è qualcosa di grosso sotto che rischia di scoperchiare un intreccio scabroso tra politica-camorra-cocaina. Su quasi tutti i grandi giornali si è tornato a parlare del pusher romano, Gianguerino Cafasso, deceduto per cause ancora ignote in un motel nel settembre scorso. Un particolare che non ha inizialmente incuriosito nessuno, nè magistrati e nè poliziotti, e che ora sembra interessare gli stessi inquirenti.
Il pusher Cafasso era considerato il ''pappone dei trans'' poichè forniva cocaina ai viados brasiliani e ai loro clienti. Secondo quanto scritto dai giornali si apprende che Cafasso si procurava la droga dalla criminalità organizzata dei Casalesi. Clan camorristico che gestiva gli affari nel comune di Fondi, ma non solo, recentemente venuto alla ribalta nazionale per gli intrecci tra mafia e politica e che ha costretto alle dimissioni il sindaco e l'intera amministrazione comunale. Lo stesso pusher viveva in quella zona ricca e gestita dal clan dei Casalesi.
Il presidente del Lazio, Piero Marrazzo, prima delle dimissioni è stato uno dei primi a chiedere lo scioglimento del comune di Fondi per collusioni con la mafia e per di più ha inferto duri colpi ai Casalesi nelle nomine dei vertici di alcune società che erano gestite prevalentemente dal clan camorristico.
Lo stesso pusher era in ottimi rapporti con il viado Brenda. Ambedue erano degli ottimi informatori per le 4 mele marce dell'Arma dei carabinieri che sono ora indagati dalla magistratura. Li informavano soprattutto dei clienti vip e politici illustri che frequentavano gli ambienti romani dei viados per poter così ricattarli e minacciarli come hanno fatto con l'ex governatore laziale.
Il viado Brenda aveva confessato ai magistrati qualche settimana fa che era in giro un secondo video. Un filmato sexy che ritraevano Piero Marrazzo, Brenda e un altro viado di nome Michelly. Un filmino a luci rosse che lo stesso Brenda ha detto di aver distrutto e che secondo altre fonti era invece custodito nel pc del trans insieme ad altri video e immagini che ritraevano altri personaggi noti al grande pubblico.
Il pc del transessuale è stato trovato immerso nell'acqua del lavandino il giorno del ritrovamento del corpo seminudo e carbonizzato del viado. Mentre due settimane fa Brenda era stato rapinato e picchiato ma soprattutto derubato del suo cellulare che conteneva sms importanti e nomi eccellenti in rubrica. Ma nonostante il suo grido di allarme nessuno si è preso cura di lui e della sua incolumità fisica.
Tante circostanze e coincidenze che mi fanno dire due più due fa quattro oltre a dire che era una morte preannunciata. E' a questo punto lecito pensare all'ipotesi del complotto e di una regia malavitosa occulta dietro questo scandalo al quale occorre fare luce e chiarezza per scoperchiare tutto il marciume che è ben nascosto da diversi mesi e che non viene ancora ''volutamente'' a galla.

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