Antonio Di Pietro: "Sulla targa a Bettino Craxi scrivano anche politico, condannato e latitante"

La Redazione

Il sindaco di Milano, Letizia Moratti, ha deciso di dedicare una via all'ex presidente del Consiglio Bettino Craxi. Per la Moratti si tratterebbe di un giusto riconoscimento per un uomo che ha dato la svolta al Paese. Tutto ciò dovrebbe coincidire con i dieci anni dalla morte dell'ex leader socialista. La scelta del sindaco di Milano è stata ampiamente criticata dagli ex pm del pool di Mani Pulite: Antonio Di Pietro e Francesco Saverio Borrelli. Il leader dell'Italia dei valori Antonio Di Pietro ha fatto delle analogie tra l'ex premier socialista e l'attuale presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

"Io credo che ci sia una distorsione della realta', attraverso tentativi di riabilitazione di una persona condannata per corruzione e illecito finanziamento ai partiti, responsabile di tanti debiti nelle casse dello Stato nella prima repubblica. Anche oggi continua a essere scambiato per una persona in esilio, in realta' era latitante. La differenza tra lui e il suo sodale e amico Berlusconi- continua il leader dell'Idv- e' che Craxi per sfuggire alla giustizia e' scappato, Berlusconi invece e' andato in Parlamento per farsi le leggi che gli servivano per non farsi processare o per non fare risultare i reati che aveva commesso".

"Se proprio vogliono fare una targa -prosegue Di Pietro- scrivano 'Bettino Craxi, politico, condannato, latitante' perché è questa la storia di quella persona. I finti buonismi non servono a niente. Io ho il ricordo di una stagione della verità che ha fatto emergere una classe politica corrotta e corruttibile. Di questa faceva parte Craxi cosi' come altri politici della prima repubblica, molti dei quali continuano a pontificare dimenticando le storie passate".

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