Marco Travaglio è la rockstar del giornalismo italiano

di Domenico Giampetruzzi
Il Italia non si fa altro che parlare di lui. Dalle televisioni ai giornali per finire sul web si parla sempre di lui: Marco Travaglio. Nei giorni scorsi era stato considerato dal capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, come uno dei mandanti morali dell'attentato al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Cicchitto l'ha definito un "terrorista mediatico". La stampa estera si interessa di lui. Rilascia numerose interviste. I suoi libri riscuotono grande successo. Le sue argomentazioni vertono per lo più sul rapporto mafia-politica in Italia. Un tabù per tanti scrittori e giornalisti italiani asserviti al potere. Ma non per lui.
Molti suoi colleghi lo odiano e lo disprezzano come ha fatto qualche giorno fa il direttore del quotidiano del centro-sinistra Il Riformista, Antonio Polito, che l'ha definito "parassita mediatico". Ma il pubblico televisivo della trasmissione di Raidue Annozero lo ama e lo adora. Gli ascolti tv di Annozero si impennano anche grazie a lui. All'inizio della stagione alcuni politici e dirigenti Rai hanno cercato di tutto per evitare la sua presenza fissa ad Annozero. I suoi appuntamenti del lunedì pomeriggio nel contenitore del blog di Beppe Grillo sono seguitissimi.
Eppure si cerca in tutti modi sia da sinistra che da destra di farlo fuori. Dalla sua parte si è schierato solo l'Italia dei valori di Antonio Di Pietro. Da sottolineare l'intervento prezioso del presidente della Camera, Gianfranco Fini, a sostegno della libertà di parola in occasione dello scambio di auguri di fine anno con i giornalisti. "No a norme che restringano la libertà di internet. Ho questa duplice certezza -ha spiegato Fini- una democrazia è tale quando combatte ogni atteggiamento eversivo e quando riesce a garantire tutte le libertà a partire da quella massima di espressione, che è uno dei suoi pilastri". Una perla rara di saggezza nel deserto del centro-destra. Grande Fini, come sempre...
Mi sembra di dover dire che dopo la morte della straordinaria e fenomenale giornalista italiana più conosciuta al mondo, Oriana Fallaci, sia diventato proprio lui la rockstar del giornalismo italiano. Il quotidiano indipendente, Il Fatto Quotidiano, per tutelare la libertà di parola e sostenere Marco Travaglio ha lanciato sul suo sito internet una raccolta firme. Al momento sono state raccolte oltre 50mila firme. Per firmare clicca qui.

Commenti

EC ha detto…
Pace Incivile. Ecco un'espressione giusta per i nostri giorni. In fondo gli Italiani non riescono proprio ad uscire dalla sterile contrapposizione tra destra e sinistra. Nel frattempo l'economia si indebolisce, l'ambiente si deteriora, la democrazia si impoverisce. Così facendo rubiamo solo i sogni dei giovani. Per rendere l'idea di cosa intendere per "Pace Incivile" basta andare su Google, su Youtube o su Facebook o cercare l'espressione su LEXCIVILIS.it o su ilCannocchiale.it. Personalmente vorrei solo che le persone facessero finalmente proposte su come chiudere questa stagione di Pace Incivile.
Edoardo Capulli (di LEXCIVILIS)
Anonimo ha detto…
mi fa letteralmenteimpazzire tale situazione...c e untravaglio che ogni giorna denuncia qualcosa di gia accaduto addirittura anni fa.....e c e un berlusconi che passa indenne da tutto e da tutti...cosi il nostro travaglio diventa un semplice e ridicolo giornalista che parla parla parla...con il solo risultato che i suoi libri VENDONO VENDONO VENDONO CHE TRISTEZZA.......