Marco Travaglio parla degli inciuci di Massimo D'Alema su Passaparola

di Domenico Giampetruzzi
Marco Travaglio ha chiuso l'ultimo appuntamento con la rubrica Passaparola del blog di Beppe Grillo parlando di Massimo D'Alema. Il giornalista del Fatto Quotidiano e scrittore Marco Travaglio ha ripercorso la vita politica dell'ex segretario dei Democratici di sinistra. L'opinionista del programma tv di Raidue, Annozero, si è soffermato sulla proposta di inciucio avanzata da Massimo D'Alema in questi giorni. Una proposta che è stata apprezzata dal centro-destra ma fortemente criticata dall'Italia dei valori di Antonio Di Pietro.
Travaglio ha criticato Massimo D'Alema segnalando gli insuccessi della sua vita personale e politica. Il giornalista del Fatto Quotidiano critica le scelte politiche di D'Alema accusandolo di essere una spalla comoda e ideale per Silvio Berlusconi. Marco Travaglio ripercorre l'inciucio del 2002 tra Massimo D'Alema e Silvio Berlusconi sulle televisioni Fininvest infischiandosene della sentenza della Corte costituzionale. Inciucio svelato nell'aula del Parlamento da Luciano Violante in risposta a un parlamentare di Alleanza nazionale.
«Uno di questi -afferma Marco Travaglio-, protagonista dell’inciucio prossimo venturo, anzi in pieno corso con il Partito dell’Amore è Massimo D’Alema. Massimo D’Alema ormai non riesce più a nascondere neanche per trenta secondi quello che vuole fare, perché è arrivato a un tale livello di inciucismo che gli scappano gli inciuci anche senza volerlo e quindi l’altro giorno, quando una giornalista gli ha chiesto se siamo nuovamente in clima di inciucio, lui ha risposto “ beh, insomma, gli inciuci non sono mica sempre stati soltanto delle cose negative: per esempio, Togliatti ne fece di positivi, perché a volte gli inciuci servono”. In realtà quello che serve ogni tanto è qualche compromesso, possibilmente non al ribasso, ma al rialzo, in nome di valori e infatti D’Alema si riferiva al compromesso fatto da Togliatti con il mondo cattolico al tempo del concordato, anzi della conferma del concordato di Mussolini, che fu inserito nella Costituzione italiana, d’accordo con i comunisti: una scelta che si può discutere, io per esempio sono contrario ai concordati e sono per il principio cavouriano, libera chiesa e libero Stato, senza che ci siano particolari accordi né privilegi tra il potere temporale della chiesa e lo Stato italiano, ma insomma questo non era certamente un inciucio che salvava gli interessi di bottega di qualcuno, l’accordo tra comunisti e cattolici a proposito dei rapporti tra Stato e chiesa».
«Quello di cui stiamo parlando oggi -prosegue il giornalista- non c’entra niente con i principi, non c’entra niente con la religione, non c’entra niente con le idee: c’entra con la bottega, la solita o le solite, perché qualcuno un giorno o l’altro magari ci spiegherà che cosa ci guadagna la bottega del centrosinistra a darle tutte vinte a Berlusconi.D’Alema poi, dato che ormai è regolarmente il primo sospettato di ogni inciucio e ci mancherebbe altro, se ne è uscito, in un’intervista, in una chiacchierata con il vicedirettore de L’Unità, con questa frase: “ quali sarebbero in tutti questi anni gli accordi sottobanco che avremmo fatto con Berlusconi? Sarei curioso di sentire l’elenco”, evidentemente ha un principio di Alzheimer, speriamo di no! Non si ricorda più quello che ha fatto fino a poco prima e allora questa rubrica, questo Passaparola è felice di rinfrescare la memoria sbiadita e annebbiata di Massimo D’Alema».

Commenti

Anonimo ha detto…
La fortuna di Marco Travaglio è d'avere trovato in Massimo D'Alema l'obiettivo principale delle sue false e calunniose invettive. Travaglio deve ringraziare in ginocchio D'Alema, per il solo motivo che senza lo spunto dei presunti "inciuci di D'Alema" oggi "il nostro" sarebbe: "Travaglio il signor NESSUNO". Un ottimo titolo per una sua prossima commedia...
Unknown ha detto…
Travaglio e Grillo hanno ragione ....
I migliori alleati di Berlusconi sono D'Alemik e company ...
Anonimo ha detto…
da un anonimo ad un'altro... io piuttosto che dire le caz..te che hai detto tu, me ne sto zitto.