Renzo Ulivieri: "Silvio Berlusconi ci sta solo sui coglioni"

La Redazione
Durante l'ultima partita di campionato del 20 dicembre scorso i tifosi del Livorno hanno intonato cori a favore di Massimo Tartaglia, il psicolabile che lanciò la statuetta del Duomo di Milano al viso del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. I cori sono stati scanditi durante la partita casalinga contro la Sampdoria.
Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha espresso tutto il suo sgomento per quanto accaduto sugli spalti. «Sono -ha dichiarato Maroni- atti di inciviltà equiparabili ai cori razzisti, episodi da condannare e punire sui quali non bisogna mostrare nessuna tolleranza». A difendere i tifosi del Livorno ci ha pensato l'allenatore Renzo Ulivieri che è anche il presidente dell'associazione allenatori.
«Maroni non ha compreso lo spirito della città. Da queste parti – spiega Ulivieri in un’intervista a Repubblica – nessuno odia Silvio Berlusconi, al massimo ci sta un po’ sui coglioni. Se uno viene qui e sente i discorsi della gente capisce che certi paragoni (coi cori razzisti) sono forzati. I fiorentini – racconta – un giorno andarono a Lucca, allo stadio Porta Elisa. Su uno striscione scrissero : “Porta Elisa che noi si tromba”. E le femministe nemmeno se ne accorsero». D'altronde a tutti è venuto subito alla mente la dichiarazione del 2006 fatta dallo stesso premier Berlusconi in campagna elettorale che dichiarò che "chi vota contro di lui è un coglione".

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