Antonio Di Pietro sulla via a Craxi: "E' come inneggiare a Dio usando il Diavolo"

La Redazione
Ieri si è svolta a Milano una pacifica manifestazione per protestare contro la scelta del sindaco di Milano, Letizia Moratti, di intitolare una via o un parco centrale della città al defunto leader socialista Bettino Craxi. Una scelta che sta facendo molto discutere. Erano presenti ieri alla manifestazione un centinaio di persone che hanno sfidato la pioggia pur di gridare il loro no alla via da dedicare all'ex premier italiano. Hanno partecipato all'iniziativa anche il leader dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro, il comico genovese Beppe Grillo e rappresentanti politici dei Verdi, Comunisti italiani e Rifondazione comunista.
"Riteniamo che si stia facendo una violenza alla storia - ha dichiarato Antonio Di Pietro - nel far credere che debba essere riabilitata una persona senza informare i cittadini che questa, sul piano politico, ha indebitato il Paese, su quello giudiziario ha fatto il latitante, e che ha usato le istituzioni per fregare i soldi ai cittadini. Credo sia una sciocchezza mostruosa quella di voler dividere la persona dal suo momento politico e dal suo momento personale. Mentre faceva il politico, Craxi si era aperto un sacco di conti correnti all'estero e si è preso un sacco di mazzette. Uno che fa il presidente del consiglio queste cose non le deve fare, questa è attività politica piena di corruzione".
"Craxi -ha proseguito il leader dell'Idv- va lasciato alla storia per quello che è stato. Intitolargli una strada la si potrebbe fare ad una sola condizione: che sia scritto sulla targa quello che era, ossia un politico, un corrotto e un latitante. Se qualcuno vuole cambiare la storia se ne deve assumere la responsabilità, perché cosi facendo si insegnerà ai nostri figli che per avere successo si può rubare, indebolire lo Stato e farsi gli affari propri perché tanto alla fine ti dedicano una strada. Non mi pare sia un buon esempio". Il comico Beppe Grillo, intento a lanciare la campagna elettorale in Lombardia del suo Movimento a cinque stelle ha aggiunto: "Sono d'accordo a una vietta a Craxi purché corso Buenos Aires diventi corso Dell'Utri. E perché no un largo Mangano?".

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