Gianfranco Fini: "Bisogna combattere l’aberrante stupidità del negazionismo della Shoah"

La Redazione
Il Presidente della Camera Gianfranco Fini durante la cerimonia per la giornata della memoria presso la Camera dei Deputati ha dato il benvenuto e ringraziato il Premio Nobel per la Pace Elie Wiesel. "Spetta -ha dichiarato Gianfranco Fini- alle istituzioni tenere desta la coscienza degli uomini, specie dei più giovani, contro la cecità ed il cinismo che rischiano di aprire la strada a nuovi orrori".
"È la terza volta - ha proseguito il presidente della Camera Fini- che un ospite parla solennemente all’assemblea, un onore che spetta al più autorevole testimone vivente dell’orrore della Shoah, un’alta testimonianza umana e civile in occasione di una giornata in cui si ricordano 6 milioni di ebrei e centinaia di migliaia di esseri umani sterminati solo perché ebrei, rom, omosessuali, disabili, diversi, considerati sottouomini nel delirio nazista".
"Le parole del Premio Nobel Elie Wiesel - ha dunque spiegato Gianfranco Fini - descrivono la brutalità cui può giungere l’opera umana ed esaltano la capacità di sopravvivere ad esperienze infernali, dalle quali poter comprendere insegnamenti da trasmettere alle future generazioni. Memoria, riflessione, ma non solo: questa giornata deve rappresentare un presidio umano affinché mai più accada che un’aberrante logica totalitaria si abbatta su interi popoli, discriminati solo per via della razza, del sesso, del genere o della religione. Elie Wiesel ha scritto: “L’opposto di odio non è amore, ma indifferenza; l’opposto di fede non è eresia, ma indifferenza”, la stessa che circonda ancora oggi il rinnovarsi di fenomeni di razzismo e le minacce di sterminio".

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