Luigi De Magistris lancia il lodo Berlusconi: "Se ne vada dall'Italia senza conseguenze"

di Domenico Giampetruzzi
Il partito dell'Italia dei valori continua a sbancare sui media italiani grazie alle proposte e alle dichiarazioni al vetriolo dei politici di spicco dell'Idv. In primis il leader ed ex pm di Milano, Antonio Di Pietro, che nei giorni scorsi ha catalizzato l'attenzione con due video pubblicati su YouTube e relativi alla letterina a Gesù Bambino in occasione di Natale e la lettera di auguri del 2010 con la prospettiva di liberarci nel 2010 del "Governo corrotto e piduista di Silvio Berlusconi". Questa volta ci ha pensato l'ex pm di Catanzaro e attuale europarlamentare dell'Italia dei valori, Luigi De Magistris, a scatenare una marea di polemiche politiche con la proposta del "Lodo Berlusconi" avanzata sul blog personale. Il succo della proposta è quello di esiliare il presidente del Consiglio in compagnia del suo cantante Apicella e di qualche bella ragazza.

«La proposta di fondo - scrive l'ex magistrato sul suo blog - è questa: garantiamo a Berlusconi la possibilità di lasciare l'Italia senza conseguenze. Non c'è trucco e non c'è inganno: solo il bisogno di ritornare a essere una nazione democratica e civile. Proponiamo un volo di Stato con annesso Apicella e magari una graziosa signorina. Destinazione? Consigliamo le isole Cayman. E se - domanda - si annoia? Qualche cavallo e stalliere di fiducia li potrebbe trovare anche lì. Carta e tv liberate potranno riprendere a fare il loro dovere: informare sui fatti. Il Parlamento tornerebbe al proprio compito perché svincolato dalla sua agenda giudiziaria che oggi detta i temi, anzi il tema alle istituzioni».
«La magistratura -prosegue Luigi De Magistris- non sarebbe più costretta agli assalti quotidiani potrebbe dedicarsi senza timore alla missione che le spetta e le mafie non si sentirebbero più di poter spadroneggiare indisturbate. Per le casse dello Stato il guadagno sarebbe altissimo, per non parlare di quello dell'etica pubblica. Ma soprattutto noi non sentiremo più quel mantra che riecheggia dai contesti internazionali alle riunioni riservate e che vuole comunisti, bandiere rosse, manette impazzite accanirsi contro un solo uomo».

Commenti