Marco Travaglio: "I meriti politici di Bettino Craxi al netto delle tangenti"

La Redazione
Il giornalista del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, è ritornato sul tema Bettino Craxi durante il suo consueto appuntamento del lunedì pomeriggio nella rubrica Passaparola del blog di Beppe Grillo. Marco Travaglio ha fatto un breve cenno alle cerimonie e ai convegni organizzati in questi giorni per commemorare il decennale della morte dell'ex presidente del Consiglio Bettino Craxi. Un decennale segnato da numerosi attacchi e polemiche provenienti dal partito dell'Italia dei valori, da numerosi ex giudici e da alcuni giornalisti, in primis Marco Travaglio. Attacchi e polemiche a cui hanno fatto seguito controattacchi e critiche provenienti da esponenti politici della maggioranza e dell'opposizione. Lo scrittore e giornalista televisivo di Annozero si è molto soffermato sui meriti politici di Bettino Craxi prendendo in esame la scalata al Partito Socialista, il debito pubblico italiano durante i suoi anni al governo, le partecipazioni statali e la politica estera.

"Lasciamo -afferma Marco Travaglio- pure stare i gravi reati per cui Craxi è stato condannato e che paiono divenuti trascurabili, c’è molto di più: sotto la guida politica sua e di De Mita, che oggi non a caso ne canta le gesta, il nostro debito pubblico è volato dal 60 al 120% del Pil, in dodici anni è raddoppiato il rapporto tra debito e prodotto interno lordo; di qui il macigno che tutt’ora grava sulle spalle del Paese e ne frena lo sviluppo, sapete che quel debito lo paghiamo con 80 miliardi di Euro all’anno di soli interessi. Nell’éscalation del debito ebbe il suo bel peso l’aumento dei costi delle opere pubbliche dovuto alle tangenti, scoperte grazie a Mani Pulite: quei costi, in seguito alle indagini, crollarono di botto e chi allora accusò il colpo ce lo restituisce con gli interessi. Nel 1992, quando crollò la Prima Repubblica sotto i colpi delle tangenti e poi si travestì da Seconda Repubblica grazie a quel grande gattopardo che è Berlusconi, un chilometro di metropolitana a Milano costava 192 miliardi, nello stesso periodo a Amburgo un chilometro di metropolitana costava 45 miliardi, meno di un quarto".

"In quel periodo -prosegue Marco Travaglio- il passante ferroviario di Milano costava 100 miliardi a chilometro e è stato realizzato in dodici anni; nello stesso periodo il passante ferroviario di Zurigo è costato la metà, 50 miliardi a chilometro, e ha richiesto la metà del tempo per i cantieri (sette anni, anziché dodici). E’ così che nasce il boom del debito pubblico che, nell’80, era il 60% del Pil, nell’83 era già il 70% del Pil, nell’83 Craxi diventa Presidente del Consiglio, ci rimane quattro anni, è il governo più lungo della Prima Repubblica, in quei quattro anni il rapporto tra debito e Pil passa dal 70 al 92% e, in termini liquidi, il debito pubblico passa da 400 e qualcosa mila miliardi a un milione di miliardi in quattro anni, gli anni del governo Craxi. Dopodiché, negli anni dei governi Goria e De Mita, il rapporto debito /Pil balza ulteriormente dal 92 al 118%, che è il valore che ha praticamente oggi, perché abbiamo avuto qualche anno di risanamento grazie alle politiche del centrosinistra, soprattutto dei Ministri Ciampi e Padoa Schioppa e poi abbiamo avuto invece lo sfondamento del centrodestra che, guarda caso, ha affidato l’economia nelle mani degli stessi che collaboravano con Craxi ai tempi in cui veniva scavato il grande buco del debito pubblico: oggi la nostra economia è nei mani dei Tremonti, dei Brunetta e dei Sacconi, cioè degli stessi consulenti economici di Craxi e De Michelis, che all’epoca stavano scavando quel gigantesco buco che ancora non siamo riusciti a riempire".

Commenti

Unknown ha detto…
vergognati! il ladro sei tu.. oltre ad essere ipocrita!!
Andrea ha detto…
Hai ragione salvatore, travaglio deve vergognarsi: con tutte le leggi ad personam che si è fatto sta sfuggendo a tutti i suoi processi.... ah no quello è berlusconi scusa :D

Spegni la tv ed accendi il cervello salvatore!! :D
Marco ha detto…
Nel suo passaparola del 18/01/2010 su Craxi, Travaglio, parlando delle
malefatte dell' ex segretatio dei Partito Socialista, dice: "Quando l'Inghilterra
andrò a riprendersi le isole Faulklands, che i generali argentini, i
dittatori fascisti militari argentini erano andati a occupare per distrarre
l'opinione pubblica dalla crisi economica dell'Argentina e la Thatcher andò
a riprendersi le Faulklands, indovinate un po' con chi si schierò l'Italia,
grazie al governo Craxi: con la democrazia inglese, o con i dittatori
argentini? L'Italia fu l'unico Paese in Europa alleato ai generali
argentini, quelli che sterminavano gli oppositori lanciandoli dagli aerei in
quota, quelli che fecero i desapareçidos, noi eravamo alleati con quella
gentaglia lì, grazie a Craxi che aveva visto giusto! Noi ci siamo alleati
con un tiranno lurido, sanguinario come Si Agbar, il tiranno della Somalia,"
Per quanto riguarda la Somalia di Siad Barre (Si Agbar credo sia un refuso),
non è vero, NON E' VERO che ne siamo mai stati FORMALMENTE alleati. La Somalia era alleata dell'URSS. La Somalia era terra
di conquista socialista, ed il suo crudele dittatore Barre faceva affari con
l'Italia; l'Etiopia era terra di conquista democristiana, ed il suo feroce
dittatore Menghistu faceva affari con l'Italia; l'Eritrea non ancora
indipendente era terra di conquista del PCI, ed il suo feroce leader
Afewerki faceva affari con l'Italia. Se non si spiega questo, si rischia di
essere omissivi e di raccontare falsità come una presunta alleanza con la
Somalia.

Sulla guerra della Falkland Travaglio prende uno sfondone: e che c'entra Craxi????
Nel 1982, quando si svolse quel conflitto, al governo c'era il repubblicano Giovanni Spadolini. Craxi non era neanche ministro. Certo, era segretario di un partito di maggioranza, ma niente di più.
Non è affatto vero poi che
l'Italia si schierò con i generali argentini. Dire che l'Italia "si alleò
con l'Argentina" è una falsità storica. Alleati con
l'Argentina!!! Ma senti questa!! E che, abbiamo fatto la guerra assieme?
Abbiamo bombardato Londra, come nel 1940? Travaglio si scorda che l'Italia
fa parte della Nato??

Spadolini, piuttosto, dichiarò che l'Italia avrebbe assunto un
atteggiamento di non intervento, evitando di far scattare la clausola di
alleanza militare della Nato, appunto, in favore della GB, per questioni di
"zone geografiche non pertinenti" (esse sono, come dice il nome del Patto
Atlantico, l'Europa e il Nord Atlantico). In un eccesso di retorica,
Spadolini disse che in quelle circostante, i l'Italia non avrebbe potuto
prendere le armi verso una nazione, l'Argentina, che "non era a noi sorella,
ma figlia" (il 50% degli argentini sono di orgine italiana). Sarebbe importante una rettifica