Vittorio Feltri: "Gianfranco Fini è un poveraccio, non sa quel che fa"

La Redazione
Il direttore del Giornale, Vittorio Feltri, dopo aver cosparso benzina sul fuoco ha di nuovo attaccato il presidente della Camera Gianfranco Fini accusandolo di essere un poveraccio che non sa quel che fa. Il giornalista filogovernativo continua imperterrito la sua battaglia personale contro l'ex leader di An. Feltri rilancia su Fini dicendo che ha poche idee e quelle poche che ha sono anche confuse o nel peggior dei casi prese in prestito dalla sinistra. Ed è scoppiata nuovamente la polemica all'interno del Popolo della libertà con i finiani che ribattono le accuse di Feltri.

"Non so -afferma Vittorio Feltri- quello che succederà tra Fini e Berlusconi nel corso di quest'anno, poichè nessuno sa cos'abbia in testa Fini e, forse, nemmeno lui. Fini? Poveraccio capisco che lui si trovi in difficoltà, dato che probabilmente ha poche idee e confuse. E le prende a prestito dalla sinistra. Aderì al Pdl perchè aveva paura di contarsi, chiese un ruolo istituzionale e lo ottenne divenendo presidente della Camera con una bella poltrona, un grande appartamento, camerieri, servitori: capite, per uno che non ha mai lavorato avere tutto quel po' po' di roba. Poi, una volta abituato agli agi si è accorto di non avere più un partito in cui comandare, perchè in quello nel quale era confluito uno che comandava c'era e c'è già: Silvio Berlusconi".
Il direttore del Giornale Vittorio Feltri si è anche scagliato contro l'ex An Renata Polverini candidata Governatore del Lazio. "Adesso -ha proseguito Feltri- hanno candidato una amica di Fini, Renata Polverini. Tutti i giornali di sinistra la appoggiano, ha un tale di nome Claudio Velardi, amico di D'Alema che gli fa la campagna elettorale, non si capisce più niente. Praticamente, in questo modo se prima nel Pdl c'era un'ala destra, ora c'è un'ala sinistra . Su di lei ho avuto anche una polemica con Daniela Santanchè: lei dice che è una donna e va incoraggiata. Io non mi ero accorto che fosse una donna, per questo non sono stato Cavaliere".

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