Annozero: lite e insulti tra Marco Travaglio e Nicola Porro. Video

La Redazione
La puntata di ieri sera di Annozero, programma di approfondimento politico di Raidue, è stata davvro di fuoco. Il tema della discussione della puntata, che è stata vista da circa 4 milioni di telespettatori, è stato il caso Bertolaso con l'annessa inchiesta sugli appalti. Ospiti della puntata sono stati Norma Rangeri del Manifesto, Peter Gomez del Fatto Quotidiano, il direttore di Libero Maurizio Belpietro e il vicedirettore del Giornale Nicola Porro.
L'atmosfera si è surriscaldata quando il giornalista torinese Marco Travaglio ha fornito la sua spiegazione dei fatti sulla vicenda che ha travolto il capo della Protezione civile Guido Bertolaso. Il giornalista del Giornale Nicola Porro l'ha attaccato avvertendo che le frequentazioni sbagliate possono capitare anche a lui. Lo scontro passa sul lato personale. "Ti sarà capitato -afferma Nicola Porro- anche a te di frequentare persone che non si sarebbero dovute frequentare, ti sarà capitato anche a te nella tua vita... Stai attento, perché ti capiterà...". Lo scontro si fa sempre più cruente. "Io -ribatte Marco Travaglio a Nicola Porro- non distribuisco denaro pubblico, dovresti vergognarti. Liberali del cavolo". Il giornalista del Giornale risponde: "Sei un deficiente, un cretino".
Il conduttore di Annozero, Michele Santoro, ha avuto non poche difficoltà a calmare gli animi dei due giornalisti. Lo scontro si è poi ripetuto con altri protagonisti: Maurizio Belpietro e Marco Travaglio. E anche in questo caso lo scontro è andato molto sul personale. Belpietro ha fatto notare a Marco Travaglio le accuse che alcuni mesi fa gli furono rivolte dal giornalista di Repubblica, Giuseppe D'Avanzo, sulle sue cattive frequentazioni...Marco Travaglio minaccia di abbanondare lo studio e invita a ritornare sul tema della serata...

Commenti

Anonimo ha detto…
La verità incontestabile è che Travaglio colleziona successi professionali anche all'estero mentre gli interlocutori del caso si devono accontentare della stima del Nano e dei suoi degni compari.
Un po' poco per la verità.
E poi affiancare fatti che hanno mosso montagne di danaro pubblico portandolo nelle tasche di delinquenti senza scrupoli con un episodio che, anche se fosse vero, riguarderebbe solo l'esborso di una esigua somma di denaro da parte di un privato che cerca di ingraziarsi un giornalista che,come a lui ben risulta, non ha peli sulla lingua.
I due episodi, l'uno certo e l'altro supposto, sono distanti anni luce. Ma questo ha poca importanza per gli "schizzamerda" di professione.