Gianfranco Fini: “Condannati per corruzione esclusi da liste elezioni per 5 anni”

di Domenico Giampetruzzi

Negli ultimi mesi sono emersi tanti casi di politici e amministratori pubblici che sono stati indagati e arrestati per corruzione. Per alcuni opinion leader si tratta di un ritorno alla vecchia Tangentopoli per altri solamente di singoli e isolati casi. Il presidente della Camera Gianfranco Fini esclude un revival dell’inchiesta di “Mani Pulite” perché si tratta di politici che rubano per il proprio tornaconto personale e non per i partiti politici come avveniva negli anni ’80-90 e propone per i condannati di non candidarli alle elezioni per un determinato periodo di tempo.
La terza carica dello Stato durante un convegno ha esposto la propria idea in merito alla possibile approvazione di una legge in Parlamento in cui si afferma che chi è condannato con sentenza definitiva per reati contro la Pubblica amministrazione non si può candidare per cinque anni. Una proposta che secondo Gianfranco Fini servirebbe alle istituzioni politiche perché acquisterebbero un tassello di fiducia e comporterebbe anche una forma di rispetto nei confronti dei cittadini.
Il cofondatore del Popolo della libertà ha anche fatto leva sulla riforma dell’organo legislativo per la riduzione del numero dei parlamentari. Gianfranco Fini si augura che una volta terminata la tornata elettorale di marzo si parta immediatamente con un disegno di riforme partendo da ciò che ha una larga condivisione. Fini cita la riforma del Parlamento che comporta anche la riduzione dei parlamentari. Quest’ultima proposta è molto apprezzata dall’opinione pubblica italiana che nei relativi sondaggi si è espressa a favore con cifre esorbitanti.
Sugli attacchi del presidente del Consiglio alla magistratura il presidente della Camera dichiara: "Il capo del governo - dice Gianfranco Fini- è notorio che usa espressioni molto dirette perchè ritiene di essere al centro di un particolare accanimento da parte di alcune Procure. Ma al netto di questa espressione, che lascia il tempo che trova, il compito della politica è quello di riformare la cosa pubblica e quindi di garantire che ci sia una giustizia in tempi brevi e certi ma anche che ci sia una giustizia autenticamente giusta, basata su quell'equilibrio necessario che oggi molte volte non c'è".

Commenti

Anonimo ha detto…
ma fini.. che figura!
E' GIA' PREVISTO DALLA LEGGE!
ma cosa dici, con tutti i consiglieri che hai!!
MADDAI!
VIVA SEMPRE SILVIO!
Gray Moon Gallery ha detto…
Si inizia con l'organizzazione della corruzione e si termina con l'organizzazione del terrore.(citazione di Jan Theuninck)
Non possiamo rimanere ciechi agli sviluppi contemporanei nel cuore delle nostre "democrazie"....