Decreto mille proroghe: i tagli all'editoria

di Roberta Longo
Il 60% in meno dei fondi per l’editoria destinati all’Adocchiatutto, il periodico dell’Adoc è la decisione che il Parlamento ha assunto con il decreto “milleproroghe” e che riduce la produzione di informazioni e notizie dirette ai cittadini-consumatori. “Il taglio dei contributi destinati all’editoria dei consumatori – dichiara Pino Salamon, presidente dell’Adoc Puglia -, non ci permetterà di assicurare ai consumatori notizie aggiornate e conoscenze più approfondite sulle materie che interessano loro. E’ una decisione sbagliata che si aggiunge a quella dell’eliminazione dei fondi derivanti dalle multe dell’Antitrust che la legge destina alle associazioni”.
In questo modo, si vuole impedire alle associazioni di avanzare denunce e valutare le azioni messe in atto dalle imprese e dalle aziende, anche dei servizi di pubblica utilità, e che, magari, le eseguono con comportamenti scorretti. In sostanza, questo nuovo taglio dei fondi per l’editoria impedirà all’Adoc di proseguire nell’azione di informazione, di verifica e di denuncia; “ovvero, di una azione costante e irrinunciabile per l’equilibrio del mercato che – conclude Salamon -, evidentemente non piace a chi non intende essere controllato, ma che piace ai nostri associati i quali, adesso, potranno sentirsi più emarginati dal Parlamento”.

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