Gianfranco Fini ricorda Mario Pannunzio: "Sognava un'Italia moderna"

La Redazione
"Mario Pannunzio sognava un'Italia moderna, inserita nell'Occidente della curiosita' culturale, della apertura mentale, degli stili e comportamenti virtuosi comunemente seguiti tanto dalle classi dirigenti quanto dai ceti piu' umili della societa'. E cio', diciamolo, in Italia non appare ancora come una realta' totalmente acquisita e sufficientemente interiorizzata''. Lo ha dichiarato il presidente Gianfranco Fini intervenendo al convegno organizzato a Montecitorio per ricordare l'intellettuale e giornalista a cent'anni dalla nascita. Presente all'incontro anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha illustrato l'attivita' intellettuale e giornalistica di Pannunzio che si espresse attraverso la direzione de 'Il Mondo' mediante un giornalismo senza fronzoli e senza ostentazioni e che non cercava popolarità a buon mercato. ''E' l'insegnamento -ha ricordato Gianfranco Fini- che i processi di modernizzazione non possono essere mai sacrificati a nessuna ideologia e a nessun dogma ma valutati nella loro effettiva potenzialita' di progresso umano e civile. E' anche l'insegnamento che la modernizzazione non puo' essere separata ne' dall'etica nè dalla razionalita', senza correre il rischio, purtroppo come e' avvenuto in Italia in particolare negli anni Settanta in poi, di assistere a una crescita caratterizzata da vaste zone di inefficienza, sperpero, privilegio, dissipazione delle risorse''.

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