Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio ironizza sul decreto salva-liste. Video Passaparola

La Redazione
Il giornalista e scrittore torinese Marco Travaglio lunedì scorso nel consueto appuntamento Passaparola sul blog di Beppe Grillo ha analizzato l'ultimo decreto legge salva-liste del Governo Berlusconi che è stato firmato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Un decreto che di fatto non colma tutte le nefandezza compiute dal Popolo della libertà nel Lazio e in Lombardia per la presentazione delle liste alle prossime regionali di fine marzo.
Ieri Marco Travaglio ha scritto un articolo sul giornale "Il Fatto Quotidano" davvero divertente e ironico sul decreto salva-liste preannunciando i nuovi decreti interpretativi di prossima approvazione. "Decreto salva-tasse. Chi arriva in ritardo -scrive Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano- per la dichiarazione dei redditi può evitare di pagare la sovrattassa prevista in questi casi esibendo una tessera del Pdl, essendo insostenibile – informa una nota congiunta di Palazzo Chigi e del Quirinale – l’esclusione degli iscritti al maggior partito politico di governo. La stessa procedura sanerà le eventuali dichiarazioni fraudolente, purché il contribuente infedele sia munito di tessera del maggior partito politico di governo, essendo insostenibile che i membri di quest’ultimo possano essere evasori fiscali".
"Decreto salva-rapine. Il rapinatore -prosegue Marco Travaglio- colto in flagrante dalla polizia mentre, con calzamaglia e mascherina nere, si allontana dalla banca con un sacco pieno di banconote potrà evitare l’arresto e intavolare con gli agenti un dibattito dal titolo “Rapine, che fare?” sull’interpretazione autentica da attribuire al suo gesto: a) simpatica mascherata in occasione del Carnevale; b) prelievo un po’ frettoloso; c) estremo atto di legittima difesa contro gli alti costi bancari; d) altra scusa a piacere. Decreto salva-corna. In caso di mariti sorpresi dalle mogli a letto con procaci signorine, sarà fatto obbligo alle consorti di credere in via interpretativa alla frase di rito “Cara, non è come tu pensi”, a condizione che le ragazze in questione si dichiarino massaggiatrici professioniste del Salaria Sport Village o attiviste dell’associazione “Silvio ci manchi”, oppure comunichino che le manda la Protezione civile. Post scriptum. Il Pd -conclude Marco Travaglio- dichiara preventivamente che, se e quando il capo dello Stato firmerà anche questi decreti, non sarà comunque colpa sua, ma del fato".

Commenti

Unknown ha detto…
Come dare torto a Marco Travaglio ? Sfido chiunque a farlo ! Chi scrive è un vecchio tesserato del PCI, al pari del Compagno Giorgio, uno che ha sempre creduto nella Democrazia e sempre sostenuto che, noi Compagni Comunisti in testa, dobbiamo difendere i Valori della nostra Costituzione e, soprattutto, che LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI (grandi o piccoli che siano). Grazie Marco, per questa splendida lezione di logica e democrazia.
Anonimo ha detto…
Semplicemente "splendido"