Gianfranco Fini: "La Camera non è il regalo di Silvio Berlusconi"

di Domenico Giampetruzzi
Il presidente della Camera Gianfranco Fini non è certo uno che le manda a dire. Nel dibattito interno al Popolo della libertà la sua voce è come era prevedibile l'unica fuori dal coro. Ma da vero leader Gianfranco Fini non demorde. Il quotidiano della famiglia Berlusconi, Il Giornale, l'ha nuovamente attaccato da un punto di vista familiare prendendo di mira la suocera che secondo il giornale di Vittorio Feltri si è arricchita dalla Rai. Silvio Berlusconi come sempre ha fatto in questi casi ha preso le distanze dal suo giornale. E sul suo ruolo istituzionale Gianfranco Fini ci tiene a precisare alcune cose.

"Non sono - ha dichiarato Gianfranco Fini a Porta a Porta- presidente della Camera in ragione di un concorso vinto o di un cadeaux del presidente del Consiglio, ma per una storia politica che rivendico, che è quella di una destra senza bava alla bocca. Non ho nessuna intenzione di dimettermi e fino alla noia, finché sarò presidente, difenderò le prerogative del parlamento. Io - ha proseguito il presidente della Camera - non ho intenzione di litigare men che meno di divorziare a condizione che rispetti le mie opinioni. Io sbaglio in tantissime circostanze, a volte sbaglia anche il presidente Berlusconi". E sullo strappo alla direzione nazionale del Pdl aggiunge: "Sono addolorato per quello che è accaduto nel Pdl, ma sono in pace con la mia coscienza. La dignità non si può svendere per piccole o grandi convenienze".

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