Lettera aperta a Papa Ratzinger sulla prossima dichiarazione dei redditi

di Alberto Senatore
A Sua Santità BENEDETTO XVI, presso la Santa Sede Città del Vaticano - ROMA - ITALIA.

Caro Pontefice, sono Alberto Senatore, classe 1964, sposato felicemente, padre di due figli. Le scrivo a motivo della prossima dichiarazione dei redditi. Maggio è il mese in cui gli italiani sono chiamati a dichiarare i redditi percepiti nell’anno precedente. Nel modello della dichiarazione sono previste anche due voci: 1) SCELTA PER LA DESTINAZIONE DELL’OTTO PER MILLE DELL’IRPEF, 2) SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL CINQUE PER MILLE DELL’IRPEF. Pensando allo scandalo degli abusi sessuali, commessi dai sacerdoti cattolici, a danno dei bambini, riflettendo sulle vostre reazioni alle denunce, che quotidianamente emergono in ogni parte del mondo, purtroppo è fin troppo evidente che la pedofilia nella chiesa cattolica è una “pandemia globalizzata“.
Esaminando le Sue dichiarazioni in risposta alle denunce, una di queste mi ha colpito in modo particolare: “E' solo un chiacchiericcio“ PAPA RATZINGER 28 marzo 2010. A questo riguardo mi permetto semplicemente di ricordarle le parole del Salmo 10: 19 19 Nel molto parlare non manca la colpa, chi frena le labbra è prudente. In certe circostanze è consigliabile restare in silenzio, piuttosto che gettare altra paglia sul fuoco. Detto questo, veniamo al motivo della lettera. La Sua affermazione del 28 marzo mi ha meravigliato, Lei ha usato il termine “chiacchiericcio“, cioè il chiacchierare prolungato e rumoroso di un gruppo di persone. Questa definizione mi è sembrata inappropriata, se era riferita alle richieste di giustizia da parte degli abusati, vista la gravità e la grande quantità di abusi che sono emersi; ma è precisa se riferita alle dichiarazioni rilasciate da esponenti e rappresentanti di alto rilievo della vostra organizzazione ecclesiale. Cito alcune di queste affermazioni:
“ è un complotto contro la chiesa “
“ è colpa del nazismo “
“ è colpa degli ebrei “ Padre RANIERO CANTALAMESSA
“ è un attacco sionista “ Monsignor GIACOMO BABINI
“ è colpa della omosessualità “ Cardinale TARCISIO BERTONE
Non essendo io un teologo, né un rappresentante del clero, non entro nel merito delle affermazioni, ma dalle reazioni che hanno scatenato, non sembravano certo delle perle di saggezza; le immediate smentite o correzioni dimostravano la loro approssimazione. Premesso che nessuna somma di danaro potrà mai risanare le ferite provocate da un abuso sessuale, premesso che nessun risarcimento economico potrà ridare serenità ad un abusato, penso sarebbe cristianamente giusto, passare dal chiacchiericcio alle azioni concrete. Sarebbe molto salutare, per la vostra organizzazione, dimostrare concretamente, al di là delle parole e delle lacrime, mi riferisco al Suo viaggio a Malta, il vostro reale ravvedimento.
Pentirsi per il male che è stato commesso è buono, ma adesso bisogna ravvedersi, cioè aggiungere alle parole i fatti, cioè azioni che dimostrano visibilmente l’intenzione di applicare la “tolleranza zero verso la pedofilia clericale“. A riguardo, avrei un consiglio da proporvi, imitare l’atteggiamento di Zaccheo il Pubblicano: dal Vangelo di Luca 19: 1 – 10 8 Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: <<>>. Zaccheo non si limitò al semplice pentimento, Zaccheo si alzò moralmente al livello del ravvedimento, aggiungendo alle parole i fatti: RESTITUIRO’. Zaccheo si impegnò a restituire il maltolto e voi perché non vi impegnate a risarcire il male commesso dai preti pedofili? Per passare concretamente dalle parole ai fatti è semplice, vi basta una promessa e un consiglio.
• La promessa sta nel dichiarare ufficialmente la vostra intenzione di devolvere tutte le entrate dell’otto per mille, alle numerose vittime dei preti pedofili;
• Il consiglio invece sta nell’invitare i vostri fedeli a destinare il cinque per mille alle associazioni antipedofilia presenti nel territorio italiano. In questo modo, darete visibilità e sostegno a coloro che, quotidianamente sono schierati dalla parte dei bambini. Credo che con queste semplici decisioni, spazzerete via ogni tipo di chiacchiericcio, e riuscirete a recuperare velocemente la fiducia e la stima che purtroppo per voi, si sta diradando. Nella speranza che questi consigli possano aiutare Lei e la Chiesa Cattolica Apostolica Romana, La saluto in fede, Alberto Senatore.

Commenti

alessio di benedetto ha detto…
Nella prossima dichiarazione dei redditi, ricordatevi a chi dare l’Ottopermille, se ai violentatori o alle vittime! Oltre nove miliardi di euro intasca il Vaticano dai cittadini italiani, affinché i monsignori che abitano in una città di mezzo chilometro quadrato paghino, tra l’altro, gli avvocati per difendersi nei dibattimenti contro le accuse di pedofilia. Ah, dimenticavo: nel frattempo che si risolva questa millenaria questione, tenete lontani i vostri bambini dalle chiese, dagli oratori e dai preti, finché l’ultimo dei loro delinquenti non marcisca nelle carceri di massima sicurezza!
Qui non si sta mettendo in discussione la libertà di associazione religiosa di qualsiasi culto, come vorrebbe insinuare il cardinal Bagnasco. Non ci sembra che la richiesta di impunità nell’incularsi un minore nelle canoniche e nei confessionali abbia mai avuto a che fare con la libertà liturgica. A meno che non si stia parlando di rituali barbarici di popolazioni primordiali. Se così fosse, tutto l’apparato sacro del cattolicesimo dovrebbe essere rimesso in discussione, giacché la pedofilia si configurerebbe come un portato essenziale o addirittura consustanziale del suo rito, una sorta di in-carnazione. Nel campo etico, inoltre, si ravvisa un tradimento strutturale della fiducia dei fedeli che non ammette alcuna replica.
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