Far sesso con "il porco" Silvio Berlusconi conviene: o diventi Ministra o showgirl

di Domenico Giampetruzzi
Negli ultimi giorni si è ritornati a discutere delle prestazioni sessuali del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e di intercettazioni telefoniche imbarazzanti e molto hot che sono state annientate per non dar adito a nessun tipo di polemica o scandalo. Ma il senatore del Partito liberale italiano, Paolo Guzzanti, nonchè ex parlamentare del Pdl ed ex vicedirettore del giornale della famiglia Berlusconi 'Il Giornale' ha lanciato dure accuse dal suo blog personale al Cavaliere. Accuse che sono state riprese da tutti i media nazionali ed esteri. In particolar modo Guzzanti nel spiegare ai suoi lettori il perchè dell'abbandono dal Pdl e dal premier, che l'ha definito un porco, ha aggiunto altri importanti particolari sui rapporti sessuali tra il premier e qualche donna che è diventata ministro. Il suo blog ieri è stato preso d'assalto ed è andato in tilt per i numerosissimi accessi. E' intervenuto con una nota anche il Presidente della Repubblica. Ma intanto il "caso Paolo Guzzanti" è già scoppiato. Il caso mette a nudo la forte volontà del premier Silvio Berlusconi che appena insediatosi al governo voleva subito approvare una legge per abolire le intercettazioni telefoniche per una questione prettamente personale: affari sporchi, sesso senza preservativo con prostitute e scopate con future ministre della Reppublica.
"Ho inoltre lasciato Berlusconi -scrive Paolo Guzzanti sul suo blog-, prima ancora dei casi che ora sono sui giornali, per il suo atteggiamento puttaniero di disprezzo per le donne, tutte le donne, essendo un gran porco e una persona che ha corrotto la femminilità italiana schiudendo carriere impensabili a ragazze carine che hanno imparato solo quanto sia importante darla alla persona giusta al momento giusto, sollecitate in questo anche dalle madri, quando necessario. Quest’uomo ai miei occhi corrompe la gioventù e mina le basi della società minando il rispetto nei confronti della donna". Il senatore del Pli aggiunge: "Ciò è avvenuto in concomitanza delle voci, che io ho potuto verificare come purtroppo attendibili (non prove, ovviamente, altrimenti le avrei presentate io), secondo cui un famoso direttore ha mostrato e fatto leggere a un numero imprecisato di persone (deputati e deputate di Forza Italia per lo più) i verbali che tutti i direttori di giornale hanno, ma che avrebbero deciso di non usare su sollecitazione del Presidente Napolitano. Si tratta di trascrizioni da intercettazioni avvenute nell’ambito dell’inchiesta di Napoli e poi fatte distruggere da Roma, in cui persone che ora ricoprono cariche altissime si raccontano fra di loro cose terribili che la decenza e la carità di patria mi proibiscono di scrivere, anche se purtroppo sono sulla bocca di coloro che hanno letto i verbali. Io ne conosco almeno tre. Dunque io non ho molti dubbi su quanto è accaduto ed accade".
Le accuse dell'ex senatore del Pdl hanno acceso il dibattito pubblico e infiammato la querelle tra maggioranza e opposizione. Il Quirinale è intervenuto subito diramando una nota nella quale si afferma che "è assolutamente priva di fondamento l'insinuazione, riferita dal sen. Paolo Guzzanti, secondo la quale il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, avrebbe sollecitato non si sa quali direttori di giornali a non pubblicare taluni atti giudiziari che sarebbero in loro possesso". La smentita del Quirinale viene accettata dal senatore con "rispetto e piacere".
L'Italia dei valori attacca senza mezzi termini il presidente del Consiglio e con Massimo Donadi promette di presentare una denuncia alla magistratura su quanto detto dal senatore Guzzanti.
La prostituta più famosa d'Italia, Patrizia D'Addario può esser contenta perchè grazie alle serate di sesso con Berlusconi è richiestissima per fare delle serate in Francia e Spagna come le altre fan di Papi, non ultima Barbara Montereale. E anche il ministro delle Pari Opportunità, Mara Carfagna, di certo ha saputo giovarsi della situazione.