di Domenico Giampetruzzi
Il caso Semenya continua a tener banco nell'opinione pubblica mondiale. I media e i tabloid inglesi e australiani stanno dando molto spazio al caso. La sessualità dell'atleta sudafricana, che ha vinto la medaglia d'oro negli ottocento metri alle olimpiadi di Berlino, fu messa in dubbio dalla sue colleghe-atlete come d'altronde la sua femminilità subito dopo la vittoria della 18enne.
Secondo "The Australian" e il "Sydney Daily Telegraph", Caster Semenya è ermafrodita. Gli esami avrebbero rilevato, oltre a un livello di testosterone tre volte più elevato della media, anche l’assenza delle gonadi, vale a dire dell’utero e delle ovaie.
Secondo il rapporto reso pubblico dai due giornali, la ragazza avrebbe entrambi gli organi sessuali, maschili e femminili. Altre fonti vicine alla Iaaf parlano della presenza di testicoli interni, che sarebbero stati evidenziati solo dopo un approfondito esame.
La famiglia della giovane atleta è furiosa: "Perchè l'invidia deve spingere le persone a dire cose così brutte?", si è chiesta la madre dell'atleta. La Federazione internazionale di atletica (Iaaf) ha ribadito che nessuna decisione sarà presa prima del 20 o 21 novembre: "Non ci saranno commenti fino a quella data".