Le accuse di Vittorio Feltri a Gianfranco Fini sono ridicole, stupide e deleterie

di Domenico Giampetruzzi
Il direttore de 'Il Giornale', Vittorio Feltri, si è scagliato recentemente e pesantemente dalle colonne del suo giornale contro il presidente della Camera, Gianfranco Fini. Un altro duro attacco dopo quello del leader della Lega Nord, Umberto Bossi, che ha definito Fini per le sue idee sul voto agli immigrati alle elezioni amministrative "un matto". Personalmente apprezzo molto il Feltri persona e il Feltri giornalista ma questa volta ha dato il peggio di sè. Ha dato in pasto ai media una polemica stupida, dannosa, ridicola e deleteria. Accusare Gianfranco Fini per le sue idee politiche è un vero e proprio attentato al pluralismo politico e alla libertà di opinione. Accusare Fini, che è presidente della Camera ed è l'unico politico e l'unica voce del centro-destra che si oppone apertamente alla Lega Nord e che rappresenta quel popolo moderato, liberale e laico del Popolo delle libertà è da villani oltre che da ignoranti.
Ecco le ridicole,stupide e deleterie accuse di Feltri al presidente Fini. "Rientra -scrive Feltri-nei ranghi, non rischierai più di essere ridicolo come lo sei stato negli ultimi tempi. Sei ancora di destra o da quella parte ti sei fatto superare da Berlusconi? Non è una domanda provocatoria. Nasce piuttosto da una constatazione. Sulla questione degli immigrati parli come un vescovo. Sul testamento biologico parli invece come Marino, quello della cresta sulle note spese dell'Università da cui è stato licenziato". Secondo il direttore del "Giornale", Fini ha in mente una strategia. "Ti sta a cuore la simpatia della sinistra che non sai più come garantirti. Il motivo si può intuire, se sbaglio correggimi. Miri - conclude il direttore- al Quirinale perché hai verificato che la successione a Berlusconi avverrà con una gara cui è iscritta una folla".
Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha preso le distanze dall'editoriale di Vittorio Feltri senza troppa fretta dichiarando che con il presidente Fini è tutto a posto. Ma il caso è ormai scoppiato.
Il presidente Fini non ci sta a questo gioco al massacro di Feltri e non condivide le parole di Berlusconi. "Tutto bene? Non è tutto a posto, anzi...", avrebbe detto l’ex leader di An commentando le parole del premier, secondo quanto riferiscono uomini del suo staff interpellati. "I problemi politici ci sono - avrebbe aggiunto Fini - ed è paradossale che Berlusconi li neghi".