La Redazione
Dopo il successo dell’edizione 2008, durante la quale oltre mille cittadini inviarono la propria richiesta al parroco, l’UAAR ha deciso di organizzare per il 25 ottobre 2009 la seconda giornata nazionale dello sbattezzo. ‘Sbattezzo’ significa cancellazione degli effetti civili del battesimo, ossia l’elementare diritto, sancito dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e riconosciuto da un provvedimento del Garante per la privacy, di poter abbandonare una confessione religiosa: nel caso specifico, di non essere più considerati dallo Stato come “sudditi” della Chiesa, “obbedienti” e “sottomessi” alle gerarchie ecclesiastiche, come recita il Catechismo.Le ragioni per uscire dalla Chiesa Cattolica possono essere diverse: coerenza con i propri principi, protesta perchè discriminati in quanto omosessuali, donne o ricercatori, rivendicazione della propria identità atea o agnostica. Oppure la semplice onestà intellettuale di dire “non sono più dei vostri”.
L’UAAR non organizza controriti vendicativi, ma invita coloro che non sono più cattolici a esercitare questo diritto: stima in quindicimila il numero dei cittadini che già lo hanno fatto, ma ritiene che se coloro che non hanno ancora formalmente abbandonato la Chiesa cattolica lo faranno in una sola occasione, l’impatto della loro decisione sarà sicuramente amplificato. Ci sono due modi per partecipare alla giornata dello sbattezzo:
1. Attraverso i circoli/referenti UAAR. Le modalità variano da provincia a provincia, per cui è indispensabile contattare direttamente i relativi responsabili o consultare i siti internet dei circoli.
2. Chi risiede in un provincia diversa da quelle di cui sopra, o chi risiede in una di queste province ma vuole sbattezzarsi individualmente, può: a) previa verifica che la parrocchia dispone di un indirizzo e-mail o di un numero di fax (non tutte le parrocchie sono informatizzate e l’UAAR non dispone di questi dati), contattare soslaicita@uaar.it per ricevere le istruzioni sullo sbattezzo via fax o via e-mail; b) scaricarsi il modulo pubblicato sul nostro sito alla pagina www.uaar.it/laicita/sbattezzo/sbattezzo-modulo-per-parroco.rtf, compilarlo, fare una fotocopia della propria carta d’identità e inviare il tutto alla propria parrocchia di battesimo con raccomandata a.r. nei giorni immediatamente precedenti il 25 ottobre.
In entrabi i casi occorre poi inviare (entro il 25 ottobre) una e-mail a segretario@uaar.it comunicando l’adesione all’iniziativa, il proprio nome e cognome e il nome della parrocchia di battesimo: segretario@uaar.it risponderà confermando di aver conteggiato il richiedente nell’elenco (in modo assolutamente anonimo e confidenziale).La stessa e-mail può essere contattata per i casi controversi. Il dato pubblico degli sbattezzandi è e sarà formato, oltre che da chi si sbattezzerà tramite i circoli e i referenti, solo da chi ha ricevuto o riceverà l’e-mail con la conferma dell’inserimento nel conteggio. Non vogliamo presentare elaborazioni statistiche inverosimili come quelle della Chiesa cattolica. Ricordiamo che la data dell’iniziativa è stata scelta in ricordo di quanto accadde il 25 ottobre 1958, giorno in cui la Corte d’appello di Firenze assolse il vescovo di Prato, che aveva denigrato pubblicamente due giovani che vollero sposarsi civilmente. E li assolse non perché non li aveva diffamati, ma perché i coniugi erano “suoi sudditi, perché battezzati” e dunque liberamente denigrabili da parte dell’autorità ecclesiastica.
Per ulteriori informazioni cliccare sul sito internet http://www.uaar.it/
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