di Domenico Giampetruzzi
Lo scrittore napoletano Roberto Saviano, autore del best-seller 'Gomorra', ha partecipato alla manifestazione indetta dall'Fnsi in difesa della liberta' di stampa ed ha parlato dal palco della manifestazione.
"Qui -afferma lo scrittore napoletano- non vengono chiusi i giornali con la polizia ma l'Italia è il secondo paese dopo la Colombia per persone sotto protezione. Scrivere di certe cose del sud Italia è diventato complicatissimo...A pochi metri da qui, in una via importantissima sono stati sequestrati ristoranti di proprietà della ndrangheta".
"Temi - ha detto Saviano - che avrebbero dovuto appassionare il paese, non l'hanno fatto. Questo tipo di indifferenza che queste notizie ricevono isola chi racconta queste cose ecco perchè ci tenevo a dare il mio contributo oggi. Il Paese ha necessità della massima liberta' d'espressione. Sul tema della legalità, ad esempio, dovremmo essere uniti - ha sottolineato lo scrittore - e la legalità dovrebbe essere la premessa del dibattito politico. Sono contento che siamo così tanti perchè tanti giornalisti che sono caduti in questi giorni sono caduti sognando di poter realizzare nei loro paesi come quella europea o anglosassone. Oggi se noi compromettiamo la libertà di stampa - ha ribadito lo scrittore- compromettiamo la loro memoria e il loro lavoro. E questo sarebbe gravissimo".
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