di Domenico Giampetruzzi
"Non può esserci libertà di coscienza sul rispetto dei diritti e della dignità umana. Lo dico a Paola Binetti: nessuno ti punta una pistola alla testa per stare nel Pd, devi condividere i valori fondamentali del partito, devi essere tu a prenderne atto. Vai in un posto dove ti senti piu' a tuo agio, voti piu' con l'Udc che con noi...". Lo ha detto la relatrice del Partito democratico Paola Concia alla sua collega Paola Binetti che ha votato contro il testo sull'omofobia in Parlamento. Testo che è stato bocciato alla Camera grazie al fronte cattolico bipartisan. "Qui non stiamo parlando di matrimoni gay - ha sottolineato Concia parlando con i giornalisti a Montecitorio - qui parliamo di diritti 'basic'".
Concia si augura che la Binetti venga espulsa subito dal partito così "i militanti probabilmente andranno molto piu' numerosi a votare alle primarie del 25 ottobre". La Binetti non ha nessuna intenzione di lasciare il partito e ha detto di votare per Bersani alle primarie. D'altronde la Binetti non poteva firmare una legge contro l'omofobia visto che lei è una grande omofoba. Vi ricordate le sue dichiarazioni sull'omosessualità di qualche anno fa? L'omosessualità è una malattia che porta alla pedofilia. Anche allora tanto scandalo per nulla. E' rimasta al suo posto nell'amato partito democratico.
"Fantastica Binetti! Adesso sì -commenta la Concia- che diventa divertente il congresso del Pd. E voglio vedere Bersani che dice...".
Concia chiede un chiarimento al suo partito: "Il Pd mi deve dire da che parte sta, anche se mi pare chiaro che il segretario l'abbia detto. Lo Stato deve dire ai suoi cittadini che l'omofobia è un reato".
"Il ministro Carfagna - ha aggiunto ancora Concia - ha detto che farà una proposta di legge, il mio gruppo dice che farà una proposta di legge. Una legge ieri c'era e si poteva votare. Una legge bipartisan che aveva fatto un lungo percorso in Parlamento. Ma il problema è che in questo paese ognuno vuole mettere la sua bandierina".
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