di Domenico Giampetruzzi
Il recente scandalo Unipol ha travolto, come è giusto che fosse dopo le intercettazioni telefoniche, i vertici dei Democratici di Sinistra e in particolar modo il segretario Piero Fassino e il presidente Massimo D'Alema per i noti rapporti tra il mondo della politica e il mondo della finanza. Il tutto ha smascherato ancora una volta la falsa superiorità morale della sinistra dimostrando come gli affari riescono meglio ai presunti pseudofigli dei proletari comunisti piuttosto che ai politici di centro-destra. Ormai è cosa nota a tal punto che chi ha pugnolato moralmente gli stessi democratici di sinistra in questi giorni sono stati gli stessi alleati di coalizione che chiedevano a gran voce, a partire dai verdi e per finire ai rifondaroli, un'accesa autocritica che alla prova dei fatti non è avvenuta.
Durante il periodo estivo 2005 lo stesso Piero Fassino invocava a gran voce la pubblicazione delle intercettazioni telefoniche per dimostrare all'Italia la sua presunta onestà e lealtà dopo che questa estate erano circolate voci di corridoio sul suo probabile coinvolgimento o interessamento nelle scalate finanziarie. In questo Natale 2005 il "Giornale" ha soddisfatto il desiderio di Piero Fassino pubblicando le intercettazioni telefoniche. E' successo il finimondo poichè è emerso dalle telefonate un nutrito interesse di Piero Fassino alle note faccende finanziarie.Dopo tutto ciò i Democratici di Sinistra hanno reagito in maniera strumentale e demagogica attaccando tutto e tutti per difendersi dalle accuse mosse in primo luogo dagli stessi amici di coalizione. Lo stesso Fassino ha così affermato in un'intervista: "E' un'aggresione violenta fondata sull'odio orchestrata dal centro-destra: pur di non perdere le elezioni sono disposti a uccidere l'avversario politico".
E' proprio il caso di dirlo "il bue dice cornuto all'asino". I professori-bacchettoni dell'odio e della campagna mediatica antiberlusconiana, da venti anni a questa parte, si sono sentiti una volta tanto imputati e non giudici.Un vivo apprezzamento e un lodevole grazie lo rivolgiamo al direttore del "Giornale" per aver pubblicato le intercettazioni telefoniche e alla libertà di stampa. Evviva le intercettazioni telefoniche!!!!!!!
Articolo pubblicato sul blog Liberalgiovani il 9 gennaio 2006
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