Antonio Di Pietro si scaglia nuovamente contro il Pd: "Infinocchiati da Berlusconi"

di Domenico Giampetruzzi
"Infinocchiati dall'etichetta antiberlusconismo. E' cosi' che Silvio Berlusconi, proprio lui, ha fregato l'opposizione trasformandola, ad eccezione dell'Italia dei Valori, in una melassa di facciata a meta' tra una meringa friabile e una gelatina che non sta insieme neppure in un barattolo". Lo scrive sul sito del suo partito il Presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che torna a criticare con grande fermezza il partito democratico e l'attuale presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
"Qui non c'e' nessun 'antiberlusconismo' -prosegue Di Pietro- c'e' una vera e propria lotta contro lo sfascio delle istituzioni portato avanti da un uomo che guida un esercito di assoldati. Senza Berlusconi -aggiunge- la maggioranza si sgretolerebbe come sabbia al vento. Se si vuole impedire che Ali' Baba' ed i 40 ladroni saccheggino il Paese bisogna buttare giu' dal cavallo Ali' Baba', c'e' poco altro da fare. Ebbene, il primo atto di Walter Veltroni, che sanci' la caduta del governo Prodi, fu la stretta di mano con Silvio Berlusconi che puzzo' di inciucio elettorale". Antonio Di Pietro dopo le critiche dei giorni scorsi si sofferma nuovamente sul presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. "Anche il Capo dello Stato che, in qualche modo, si e' cimentato con una stretta di mano sulla parola, nel tentativo di trovare un'intesa democratica tra istituzioni e governo, e' stato fregato e ne sta pagando le conseguenze con feroci ed indiscriminati attacchi orditi da quella viscida mano. Ora -continua Di Pietro- e' D'Alema a ricompiere quel gesto. Faccia diversa, stesso copione: anche lui si trova a stringere la mano per seppellire l'ascia di guerra, una guerra che questo Pd non ha mai vinto, una guerra che non vuole vincere o non puo' vincere perche', forse, e' proprio la guerra che garantisce l'esistenza e la permanenza di entrambi gli schieramenti nel Paese".

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