Fini: "Basta con l'invasione della politica nella pubblica amministrazione"

di Domenico Giampetruzzi
"L'eccessiva invasione da parte dei soggetti politici nella sfera amministrativa ha portato spesso il sostanziale aggiramento, a livello centrale, ma ancor piu' a livello locale, della regola del concorso come veicolo ordinario per l'accesso ai pubblici impieghi".
Lo ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, in un passaggio del suo intervento, nel corso della presentazione del rapporto annuale dell'Inpdap nella Sala della Lupa di Montecitorio. "Le procedure concorsuali - aggiunge Fini- si basano sulla parita' delle condizioni di partenza e su selezioni di tipo imparziale e meritocratico e sono state quelle che, in anni passati, hanno consentito a tanti giovani capaci e meritevoli, anche nelle aree piu' svantaggiate del Paese, al di fuori di ogni forma di nepotismo, di accedere e di dare ottima prova di se' in tante amministrazioni pubbliche".
Per il presidente della Camera vi è l'urgenza "di ripristinare sistematicamente, senza alcuna eccezione, la regola del concorso pubblico come ha cominciato a fare con norme mirate a restituire efficienza all'attivita' amministrativa il ministro Brunetta, e oggi piu' che mai indispensabile. Si tratta - conclude la terza carica dello Stato- di una delle questioni piu' importanti per assicurare al Paese una classe dirigente di alto livello, da cui dipende la qualita' e la trasparenza della Pubblica amministrazione che rappresenta l'interlocutore diretto dei cittadini e che e' la dimostrazione dell'efficienza o meno di tutto lo Stato".

Commenti

Anonimo ha detto…
"I politici, per proprio tornaconto e per accalappiare il consenso degli elettori, promettono cose belle e giuste. Poi, tutto finisce ed i programmi e le promesse scompaiono." Quindi l'Onorevole Fini dovrebbe convincere Brunetta a non invadere pesantemente la P.A., imponendo invece atteggiamenti senza alcun percorso logico e giusto.