Fratelli coltelli nel Pd, D'Alema sputa veleno su Franceschini

di Domenico Giampetruzzi
Nel Partito democratico le acque sono sempre più agitate. Gli attacchi e i colpi bassi tra i numerosi e vecchi dirigenti del partito si intensificano sempre di più. L'ultimo in ordine di tempo è stato lanciato dall'ex presidente del Consiglio, Massimo D'Alema, nei confronti dell'attuale segretario del Pd e nonchè candidato ufficiale alla segreteria, Dario Franceschini. Un attacco che testimonia che le differenze e i malcontenti nella ''cozzaglia democratica'' sono sempre più evidenti e laceranti. Il più grande partito d'opposizione al governo è ormai affondato in una crisi d'identità preoccupante culminato con i numerosi insuccessi elettorali degli ultimi anni a causa di un partito che risulta essere nuovo nella forma e nei colori ma vuoto o meglio vecchio nei contenuti e nelle idee. Un partito che è diviso su tutto, dalle questioni etiche alla questione morale, dalla politica estera a quella fiscale,ecc.
"Abbiamo bisogno -afferma D'Alema- di uno come Bersani, di uno che anziché seminare zizzania si occupa dei problemi degli italiani. Non voglio lo scontro con Franceschini. Ma è curioso che il segretario del mio partito, per andare sui giornali, debba attaccare me. Forse -continua l'ex premier- è una delle ragioni per cui bisogna cambiare il segretario".
La risposta di Franceschini tramite il social-network 'Twitter' non si è fatta attendere. «D'Alema è fantastico! Dice che se verrò eletto io gli iscritti se ne andranno dal Pd. Io rispondo che non è vero e lui dice che l'attacco».
"Non vorrei rispondere a Franceschini - ha detto D'Alema a proposito della Convention di ieri - Il suo discorso è stato un comizio in cui ha detto che bisogna fare più opposizione. Chi glielo ha impedito? Lui è stato prima il vice-capo e poi il capo. Non abbiamo fatto opposizione? Ci spieghi lui perchè, non venga a protestare. Franceschini -attacca l'ex diessino- raccoglie tutta la nomenclatura del partito: l'ex segretario del partito, gli ex segretari di Ds e Margherita, Marini. Lui è il candidato della nomenclatura centrale. Bersani è candidato dei gruppi dirigenti periferici, dei sindaci".
L'altro candidato alla segreteria del Pd, Ignazio Marino, che viene molto apprezzato dallo stesso D'Alema ha commentato così gli ultimi attacchi e veleni interni al partito. «Questi dirigenti della sinistra saranno spazzati via dalla storia perchè il mondo è cambiato, non è più quello del secolo passato. E credo quindi che sarebbe molto più utile che tutti se ne facessero una ragione e cercassero di favorire il nuovo». Parole sante.....

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