Governatore Marrazzo, ricattato da 4 carabinieri per un filmato hard con una transessuale

di Domenico Giampetruzzi
Il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, è stato ricattato da 4 carabinieri sottoufficiali di una compagnia dell'Arma di Roma per un filmato hard compromettente con una transessuale. La somma richiesta dai 4 carabinieri al presidente Marrazzo per ottenere in cambio il video a luci rosse è pari a 80mila euro. L'ex giornalista Rai, sposato con tre figlie (Giulia maggiorenne, Diletta e Chiara minorenni), ha bollato il video come un'enorme bufala. «È stato sventato un tentativo di estorsione basato su una bufala. Sono amareggiato e sconcertato per come a pochi mesi dalle elezioni si tenti di infangare l'uomo Marrazzo per colpire il presidente Marrazzo - ha commentato il governatore laziale-. Ringrazio la magistratura e la stessa Arma dei carabinieri per la serietà del loro operato. Non ero a conoscenza di questa vicenda. Quanto -afferma Marrazzo- sta accadendo non risponde a verità. Ora pretendo il massimo rispetto sull'argomento. Continuerò ad essere presidente con serenità e rinnovata determinazione non lasciandomi intimidire, ma come uomo mi faccio delle domande».
I 4 militari sono stati arrestati. «Sono quattro mele marce che abbiamo immediatamente scoperto e isolato dalla istituzione alla quale non sono degni di appartenere» dice il comandante provinciale dei carabinieri Vittorio Tomasone.

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