di Domenico Giampetruzzi
Il figlio dell'ex sindaco di Palermo, Massimo Ciancimino, ha consegnato il documento originale relativo alle richieste presentate dall'organizzazione mafiosa ''Cosa Nostra'' allo Stato. Un documento, ''il papello'', più volte nominato e citato nelle ultime settimane nel dibattito pubblico italiano in seguito alla partecipazione di Ciancimino al programma ''Annozero'' di Michele Santoro.
Il papello risalirebbe agli inizi degli anni 90 (il periodo nero delle stragi di mafia) quando Totò Riina, tramite Vito Ciancimino, avanzò le richieste dell'organizzazione criminale. Tra le quali spiccano: revisione sentenza maxiprocesso, annullamento decreto legge 41 bis, revisione legge Rognoni-La Torre, riforma legge pentiti, riconoscimento benefici dissociati Brigate Rosse per condannati di mafia, arresti domiciliari dopo 70 anni di età, chiusura super carceri, carcerazione vicino le case dei familiari, niente censura posta familiari, misure prevenzione-sequestro non familiari.
Il papello, insieme ad altri quaranta documenti, erano custoditi in una cassetta di sicurezza rimasta per anni in una banca del Liechtenstein. Il tutto è stato consegnato oggi all'aggiunto procuratore Antonio Ingroia e ai sostituti Nino Di Matteo e Paolo Guido. Si attendono i responsi delle perizie calligrafiche sul documento.
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