Mafia, il pentito Spatuzza accusa Dell'Utri di essere il referente politico di Cosa Nostra

La Redazione
"Chiedo di interrompere la discussione per ammettere un mezzo di prova che mi è pervenuto ieri alle 15 dalla Procura, ed è l'interrogatorio del 6 ottobre del pentito Gaspare Spatuzza". Lo ha dichiarato il Procuratore generale Antonino Gatto che oggi dovrebbe concludere la requisitoria al processo contro il senatore del Pdl Marcello Dell'Utri, braccio destro dell'attuale presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Secondo quanto riferito il pg Gatto in aula, Spatuzza avrebbe parlato di un incontro nel '94 a metà gennaio a Roma in cui i fratelli Graviano arrivavano esaltati dicendo "abbiamo il Paese in mano. Queste sono persone serie ed affidabili non come i 'crastazzi' dei socialisti". Secondo Spatuzza le persone serie ed affidabili erano "Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri". Secondo quanto riferito dal pg Gatto, Spatuzza in quel verbale sostiene che "secondo me questa trattativa è ancora aperta". Il pg ha quindi chiesto di acquisire il verbale e di ascoltare in aula Filippo e Giuseppe Graviano.
Dell'Utri è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, reato per cui in primo grado era stato condannato a nove anni di carcere. Questo il commento del senatore Dell'Utri alle rivelazioni del collaboratore di giustizia: «Sono tutte grandi cazzate di cui, per fortuna, riesco ancora a ridere. È tutto un teatrino che mi fa divertire. Lo faccio passare, altrimenti il danno sarebbe maggiore di quello che viene dalle sentenze. Quando tutto sarà finito - ha proseguito il senatore- ci sarà da fare una riflessione su come sono state condotte alcune inchieste nel nostro Paese. Perché i magistrati, invece di perdere tempo con me, non indagano su chi ha fatto le stragi? I tre processi per l'eccidio di Borsellino pare siano stati un fallimento e non potrà passare sotto silenzio. E invece se la prendono con me e con i carabinieri».

Commenti