di Domenico Giampetruzzi
L'onorevole del Partito democratico Paola Concia dopo aver presentato un disegno di legge sull'omofobia che è stato bocciato dalla Camera dei deputati ha criticato aspramente la teodem del suo partito Paola Binetti e tutti gli altri suoi colleghi che l'hanno difesa. Allo stesso tempo la parlamentare democratica ha messo a nudo l'ipocrisia dell'attuale segretario del Pd, Dario Franceschini. "Sulle tematiche dei diritti degli omosessuali ho lavorato molto piu' e molto meglio con Gianfranco Fini. Senz'altro il presidente della Camera e' piu' coraggioso del segretario del nostro partito".
Paola Concia nell'intervista rilasciata al 'Corriere della Sera' critica aspramente la fisionomia del partito democratico che non sà nè di pesce e nè di carne. E lo stesso Franceschini cambia opinione su tutto a seconda della situazione...
"Trovo che l'idea di cacciare la Binetti in malo modo -aggiunge Concia- sia sbagliata e un po' pelosa. E' talmente evidente il motivo per cui Franceshini vuole agire in questo modo: fare un restyling per la campagna elettorale delle primarie. Ma nel Pd -continua la deputata Pd- non c'e' mica solo la Binetti che ragiona cosi'. Vogliamo parlare di tutti gli altri che l'hanno difesa? Dorina Bianchi, la Baio Dossi e poi Fioroni...E allora il problema non e' cacciare la Binetti, il problema e' dare una fisionomia chiara e precisa al Pd assumendo anche come valori fondanti i diritti degli omosessuali e transessuali".
Infine la Concia racconta un aneddoto relativo alla paura, pregiudizi e ignoranza che abbondano nell'attuale assetto dirigenziale del Partito democratico. "Quando c'è stato il terremoto in Abruzzo -afferma la deputata - a me è stato gentilmente fatto capire che era meglio se non mi fossi recata lì, perché l'idea che il Pd fosse rappresentato da una lesbica non era il massimo".
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Abraço
Un abbraccio.