di Domenico Giampetruzzi
L'obiettivo negli anni 70 della più potente e influente organizzazione criminale d'Italia, Cosa Nostra, era l'imprenditore di Milano 2, Silvio Berlusconi. Era un vero e proprio progetto ben studiato dalla criminalità siciliana.
A dichiararlo in un'intervista rilasciata a 'Vanity Fair' è Gaspare Mutolo, gia' autista di Toto' Riina, condannato per associazione mafiosa e traffico di stupefacenti poi pentitosi.
Alla domanda "qual e' stata l'impresa piu' clamorosa a cui ha preso parte?" Mutolo risponde infatti cosi': "Una cosa che non ando' mai in porto. Negli anni '70 dovevamo rapire Berlusconi. Manco sapevo che si chiamava così. Ci avevano detto: quello di Milano 2".
"Allora il capo dei capi era Gaetano Badalamenti e aveva proibito i sequestri in Sicilia. Non c'era problema, con tutti i ricchi che stavano al Nord. Allora -prosegue Mutolo- li facevamo in Lombardia, roba pulita: mai donne e bambini, niente orecchie tagliate, niente sangue. Trattativa, pagamento e poi restituzione. Eravamo in diciotto per rapire Berlusconi, c'era anche Contorno. Poi arrivo' il contrordine. E dopo, per tenere alla larga Turatello e altri malintenzionati, Silvio Berlusconi assunse Mangano".
Lo stalliere? "Vabbe', stalliere. Quello era uno in gamba, diciamo cosi'".
L'autista di Totò Riina svela altri importanti particolari della sua vita e del boss Riina. "Sono stato un rapinatore, un mafioso, ho trafficato droga, partecipato a sequestri. Poi -racconta il pentito di mafia- ho scelto di collaborare: ho fatto seicento nomi, spiegato centocinquanta omicidi, raccontato i legami tra la mafia e la magistratura, la polizia, la politica. Oggi ho pagato il mio conto, fino in fondo".
Sul giudice Giovanni Falcone dice: "Uno che capiva. Ho scelto lui per passare dall'altra parte. Poi, morto lui, ho voluto parlare solo con Borsellino. Fino al suo penultimo giorno di vita".
E sul boss di Cosa Nostra Totò Riina dichiara: "E' peggiorato col tempo. E' diventato un dittatore sanguinario. Quando ha cominciato a far ammazzare per niente, a far ammazzare le donne incinte, è stata la fine di tutto. Io ho fatto molti errori, ma cose così mai".
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