di Domenico Giampetruzzi
La Direzione investigativa antimafia (Dia) di Palermo ha condotto ieri notte un'operazione antimafia nella provincia di Agrigento. Gli agenti della Dia hanno arrestato otto persone e sequestrato beni per un valore di 5 milioni. Tra i beni sequestrati rientrano ditte specializzate nell'edilizia e nella ristorazione. Alcune società dovevano realizzare l'acquedotto "Favar di Burgio", inserito nelle Grandi Opere, e una centrale di energia alternativa eolica.
Gli arrestati sono considerati i reggenti ed emergenti delle famiglie mafiose dell'agrigentino. Quattro mafiosi sono di Cattolica Eraclea, gli altri di Ribera, Montallegro, Cianciana e Siculiana. Per loro l'accusa è di estorsione, associazione per delinquere di stampo mafioso, e favoreggiamento della latitanza del boss di Porto Empedocle, Gerlandino Messina.
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