Pace, guerra e letteratura: l'opinione dello scrittore Sandro Veronesi

di Roberto Peraboni
Sandro Veronesi nasce a Firenze nel 1959. Nel 1985 si laurea in architettura. Il suo romanzo d’esordio è del 1988, il grottesco Per dove parte questo treno allegro mentre con Gli sfiorati (1990) Veronesi si afferma come scrittore capace e brillante. Nel 1997 fino ai primi mesi del 1998 collabora con rai tre ed è autore e conduttore del programma televisivo “Magazzini Einstein – cibo per la mente”, regia di Arturo Minozzi. Nel 2000 con La forza del passato, Vince il Premio Campiello e il Premio Viareggio e nel 2001 pubblica il libro per ragazzi Ring City che vince il Premio Fregene.
Nel 2006 vince il Premio Strega grazie al romanzo Caos calmo, uscito l’anno precedente. Collabora con numerosi quotidiani e riviste letterarie; insieme a Domenico Procacci ha fondato la casa editrice Fandango Libri. Risiede a Prato con i suoi tre figli. Ed è tra i fondatori della radio web Radiogas. Nel 2008 vince a Parigi il premio Femina straniero con “Caos calmo”. Sandro Veronesi ha approfondito il rapporto esistente tra la pace, la guerra e la letteratura. Spiegando le ragioni che l’hanno portato ad aderire al movimento del suo omonimo Umberto, Sandro ha affrontato il concetto esistente dietro la parola “pace”, spesso dato erroneamente per scontato. Lo scrittore Sandro Veronesi interviene su avoicomunicare e parla di pace e guerra, e del loro rapporto con la letteratura. Il famoso scrittore ci ha spiegato poi le sue opinioni sul coinvolgimento delle persone nell’affrontare i “grandi temi”, sull’informazione di guerra, e sul ruolo che la letteratura può svolgere nel costruire una vera e propria cultura della pace.

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