Attentato a Silvio Berlusconi, Sabina Guzzanti: "Il premier è violento e ci avvelena la vita da 20 anni"

di Domenico Giampetruzzi
«Silvio Berlusconi ci avvelena la vita da vent'anni, anche se ha distrutto il mio paese provo pena nonostante tutto perché sono umana. Quella stessa pena che Berlusconi non ha provato per le centinaia di persone pestate a sangue a Genova, per le violenze che subiscono immigrati, carcerati, i manifestanti di Chiaiano e i manganellati».
Lo ha scritto sul suo blog l'attrice, comica e blogger Sabina Guzzanti. La figlia dell'ex senatore del popolo della libertà e ora del partito liberale, Paolo Guzzanti, ha espresso le sue opinioni in merito all'attentato choc di cui è stato vittima il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Il gesto dello psicopatico Massimo Tartaglia è stato condannato dalla stessa Guzzanti come hanno fatto in precedenza anche Marco Travaglio e Antonio Di Pietro. Questi ultimi sono accusati dalla maggioranza di governo di alimentare odio e violenza nella società contro il premier italiano. Il giornalista del Fatto Quotidiano e il leader dell'Italia dei valori hanno rispedito le accuse ai mittenti.
Il clima politico in Italia resta abbastanza teso. Numerose le polemiche e critiche al sistema di sicurezza del premier sono state avanzate dai media all'estero. Non è la prima volta che i servizi segreti italiani fanno acqua da tutte le parti con Berlusconi. Ricordate il giro di escort a Palazzo Grazioli? Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, e lo stesso esecutivo hanno minacciato di prendere serie conseguenze: censurare blog e social network violenti e ostili al premier. Il leader dell'Udc, Pierferdinando Casini, ha detto di essere fermamente contrario. Dello stesso avviso Sabina Guzzanti.
«La risposta di Maroni di chiudere i siti internet è assolutamente arbitraria come al solito. Dove sono le prove che quell'uomo si sia ispirato a internet e non al Tg5? Un uomo che ha quel popo' di pendenze, di ombre, di accuse a cui non si è mai degnato di rispondere, che provoca continuamente insultando istituzioni, lavoratori, che licenzia chi non la pensa come lui, che soffoca il parlamento, che impone i suoi gusti forti a tutti noi che ci vada o no - conclude Sabina Guzzanti - a quest'uomo non si può permettere di stare in mezzo alla folla perché è assolutamente imprudente».

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