di Domenico Giampetruzzi
Una moglie napoletana, dimostratasi molto furba e intelligente, si è inventata una strategia nuova e non ancora applicata in pratica da nessuno per scoprire se il proprio marito l'ha tradita con un'altra donna. In passato la prova fondamentale per chiedere il divorzio da ambedue i coniugi era costituita da una telefonata registrata oppure da un sms rimasto ancora nella rubrica del cellulare.
Qualche mese fa è stata pubblicata una ricerca scientifica australiana a carattere internazionale che testimonia che il tradimento oggi viaggia sul web grazie ai social network da facebook a badoo. Il cybersesso è per molti uomini e donne sposati l'ancora di salvataggio per evadere dalla vita quotidiana e/o trasgredire, per essere sè stessi al 100% scegliendo in alcuni casi anche il partner dello stesso sesso.
E' il caso di una donna sposata italiana bresciana che ha scaricato il marito impiegato più che trentenne perchè amava un'altra donna. Il marito cornuto ha scoperto la relazione saffica della moglia dopo aver installato una spycam nella camera da letto della ex moglie e ha diffuso il filmato porno- lesbo su internet beccandosi la denuncia.
L'ultimo caso in ordine cronologico riguarda proprio l'utilizzo di facebook ma non per tradire ma bensi per scoprire se si è stati traditi. La moglie napoletana ha pensato bene di creare un account su facebook con nome, cognome e foto del marito. Quest'ultimo non era a conoscenza del tranello della moglie. La signora è riuscita a chattare con gli amici e amiche del marito.
E' venuta a conoscenza del passato "nascosto" del marito. Tramite facebook nel giro di due mesi ha infatti saputo che suo marito quando era sposato ha partecipato a un addio al celibato di un suo amico. Quella festa si sarebbe conclusa -come si legge sul sito di Repubblica- con consumazione di droghe leggere e un incontro sessuale con una transessuale. La moglie dopo aver scoperto grazie a Facebook il tradimento con la trans ha subito chiesto il divorzio. Il marito si è rivolto all'associazione dei consumatori denominata Aidacon sporgendo denuncia nei confronti della moglie e chiedendo il risarcimento danni al popolarissimo social network. Secondo l'Aidacon: "Il caso di specie rappresenta una grave violazione della privacy, aggravata dal fatto che un soggetto ha dolosamente creato un profilo utente di un'altra persona per sostituirsi a essa ed entrare nella sfera personale più intima".
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