La Redazione
Bobo Craxi non ci sta alle accuse e polemiche innescate in queste settimane sulla figura politica del padre, Bettino Craxi. Le critiche e gli attacchi provenienti dal partito dell'Italia dei valori, dalla magistratura e da alcuni giornalisti non gli sono proprio piaciuti. Il decennale dalla morte dell'ex presidente del Consiglio ha aperto un dibattito pubblico nel Paese avviato con la proposta del sindaco di Milano, Letizia Moratti, di intestare a Bettino Craxi una via o un parco centrale della città. "Ho sempre pensato - ha dichiarato Bobo Craxi alla rivista Periodico Italiano- che mio padre sia stato un grande uomo politico che ha fatto tante cose buone per il Paese in cui vivo. Sono sempre stato molto orgoglioso del lavoro di mio padre, come chiunque lo è del proprio. In questo, mi sento più vicino all'idea del legame familiare indissolubile che non a quella di chi si debba in qualche modo giustificare. Certamente, oggi mi sento sollevato dal fatto che si tratti di un’eredita non più controversa".
E sul filo conduttore che legherebbe per alcuni versi Bettino Craxi a Silvio Berlusconi il politico socialista ha dichiarato: "Che la magistratura colpisca o persegua degli obiettivi politici appare anche a me un dato abbastanza evidente. Ma ha fatto ciò anche nel caso della crisi del centro – sinistra, quando scoppiò il caso Mastella. Quindi, si tratta effettivamente di un’anomalia, di una prerogativa italiana che tende, nel tempo, a replicarsi. Io francamente non vedo un nesso tra mio padre e Silvio Berlusconi perché, quand’anche fosse così, ciò non conduce i socialisti ‘craxiani’ a trasformarsi in una cosa diversa, in ciò che non sono e, quindi, a sostenere un Partito come quello di Berlusconi, legato al Partito popolare europeo, o ad appoggiare politiche di centro - destra. Questo filo di continuità non giustifica una posizione politica di sostegno, né a questa maggioranza, né al Partito di maggioranza che la sorregge".
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