La Redazione
Il comico e blogger genovese Beppe Grillo è intervenuto sulla questione delle trasmissioni politiche Rai che rischiano la chiusura in queste ultime settimane di campagna elettorale in nome della par condicio. I programmi televisivi che probabilmente verranno sospesi sono Annozero di Michele Santoro, Ballarò di Floris Giovanni, Porta a Porta di Bruno Vespa e In mezz'ora di Lucia Annunziata. Il mondo dell'informazione è in subbuglio perchè agevolerebbe ancora una volta la concorrenza e cioè le reti Mediaset del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Beppe Grillo è contento di non vedere in televisione per un bel periodo i politici di destra e sinistra che affollano quotidianamente i programmi di informazione Rai poichè le loro comparsate ed esibizioni televisive sono insopportabili. "La chiusura delle trasmissioni politiche, o presunte tali, -scrive Beppe Grillo sul suo blog- prima delle elezioni è una boccata d'aria pura. E' l'eliminazione di una parte dei miasmi della feccia che risale il pozzo. La misura andrebbe estesa a ogni emittente privata con effetti definitivi con una eccezione. Le trasmissioni potrebbero continuare ad andare in onda solo se NON invitassero più alcun politico. I nostri dipendenti devono scomparire dalle televisioni e dalle prime pagine dei giornali. La politica non è una passerella di figuranti. Sono stati eletti per lavorare in Comune, alla Regione, nel Parlamento italiano e in quello europeo. Sono pagati dai cittadini per produrre risultati, non per occupare l'informazione". "Dove trovano -continua Beppe Grillo- il tempo di dedicarsi alla cosa pubblica se non fanno mai un cazzo e passano da un programma a un altro, da un'intervista senza seconda domanda alla successiva, alla presentazione dell'ennesimo libro con il giornalista leccaculo al fianco? Se invece, per esempio, di stare a Bruxelles sono a Porta a Porta o a Ballarò a parlare di tutto, ma non di Europa? Le trasmissioni politiche sono un'istigazione alla rissa. Due coglioni da una parte, però onorevoli, due coglioni dall'altra, anch'essi onorevoli. Un ring -prosegue il comico genovese- dove nessuno dei contendenti ha alcuna competenza sul tema in discussione. I politici devono mettersi in testa una volta per tutte che sono nostri dipendenti, pagati profumatamente con le nostre tasse. Sono lavoratori a progetto per il periodo del loro mandato. Niente di più e niente di meno. Una trasmissione "politica" deve far parlare i fatti, non i politici".
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