La Redazione
Il giornalista e scrittore torinese, Marco Travaglio, ha commentato sul Fatto Quotidiano l'ultimo decreto legge, denominato decreto salva-liste, dell'esecutivo Berlusconi che è stato avallato dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il decreto salva-liste serve al Popolo della libertà per rimediare agli errori madornali commessi in Lombardia e Lazio che hanno comportato le esclusioni delle liste Pdl dalle prossime regionali.
"Come i ladri professionisti, -ha scritto Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano del 6 marzo- che agiscono nottetempo con passo felpato, il Pdl (Partito dei Ladri) ha svaligiato ieri notte un altro pezzo di legalità e di democrazia. Il decreto che fornisce la cosiddetta interpretazione autentica delle leggi elettorali travolgendole ex post, a immagine e somiglianza delle illegalità commesse presentando la lista del presidente Formigoni in Lombardia e quella del Pdl nel Lazio, è un obbrobrio giuridico e l'ultimo sputo sulla Costituzione". "La consueta firma di Ponzio Napolitano -ha proseguito Marco Travaglio- è anche peggio di quelle apposte su altre leggi vergogna come il Lodo Alfano, le norme razziali anti-immigrati e lo scudo fiscale. Stavolta cambiano in corsa le regole della partita elettorale per riammettere in campo che ne era stato espulso per evidenti illegalità. Cioè per consentire di vincere a chi, secondo la legge, non dovrebbe proprio giocare, il tutto in barba ai diritti di coloro che hanno rispettato le regole, raccolto firme autentiche, presentato le liste in tempo utile. Senza contare la legge (nr. 400/1988) che vieta espressamente i decreti in materia elettorale".
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