La Redazione
Marco Travaglio ha commentato sul giornale Il Fatto Quotidiano la decisione presa dall'Ordine dei giornalisti di sospendere dall'albo il direttore del quotidiano, Il Giornale, per la notizia rivelatasi falsa sull'omosessualità dell'ex direttore dell'Avvenire, Dino Boffo. Ma anche perchè Feltri ha fatto pubblicare gli articoli di Renato Farina nonostante che quest'ultimo fosse stato radiato dall'albo dei giornalisti e abbia patteggiato 6 mesi di reclusione per favoreggiamento nel sequestro di Abu Omar.
"Qualcuno - si chiede Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano - pagherà mai per aver convinto milioni d’italiani (anche lettori di giornali "progressisti" o "indipendenti") che Andreotti fu assolto per mafia, mentre fu miracolato dalla prescrizione per il reato "commesso fino al 1980"? Scoprire che prescrizione non è assoluzione solo quando il Tg1 scodinzolino dà per assolto il prescritto Mills è troppo comodo. Prima di Mills sono stati gabellati per assolti, dunque innocenti perseguitati, i dirigenti prescritti della Juventus accusati di doping e il sei volte prescritto Berlusconi. E quand’è che Minzolini farà un editoriale per rettificare l’ultimo, in cui sosteneva di non essere indagato a Trani? Se, dopo Feltri, l’Ordine intende fare sul serio, benissimo: si scrivano poche regole chiare e comprensibili, che consentano a chi sbaglia in buona fede di rimediare al suo errore, e su chi non lo fa cali pure la mannaia dell’Ordine. In caso contrario - conclude Marco Travaglio -, molto meglio procedere all’autoscioglimento di un ente inutile, anzi dannoso".
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