di Nicola Gatti
Era il 16 Gennaio 2009 quando l’Amministrazione Comunale sottoscriveva la convenzione con il raggruppamento temporaneo di professionisti (R.T.P.) con a capo il Prof. Arch. Federico Oliva, per la stesura del P.U.G., il nuovo strumento urbanistico, moderno e flessibile, del quale il Comune di Santeramo ha deciso di dotarsi. “Sappiamo bene quali sono i vantaggi che porterà questo strumento urbanistico generale, in primis la flessibilità e poi l’esser uno strumento essenzialmente partecipato e condiviso dalla cittadinanza e dagli addetti ai lavori.” – afferma il Sindaco, Avv. Vito Lillo, in Consiglio Comunale – “ Il D.P.P. consta di due parti: la prima, invariabile, che contiene la parte strutturale e la seconda, invece, quella programmatica, che è invece una parte variabile nel tempo e che deve adattarsi nel tempo alle esigenze e per la quale il Consiglio Comunale potrà intervenire volta per volta a seconda delle esigenze urbanistiche della nostra città”. Un documento preliminare e programmatico, quindi, rispetto all’elaborazione definitiva del P.U.G. che pone una prima definizione degli obiettivi progettuali. Altra peculiarità è rappresentata dalla possibilità di ciascuna componente sociale, sia essa semplice cittadino o tecnico del settore, di prendere parte alla stesura, di fornire il proprio contributo e di visionare passo passo l’avanzamento di tutti gli adempimenti inerenti al Piano Urbanistico. All’interno della discussione consiliare, il Prof. Francesco Selicato, componente dello staff di lavoro dei professionisti incaricati, ha ribadito come “ il documento è anche il frutto di un intenso lavoro interdisciplinare, che ha portato ad una precisa analisi del territorio, grazie ad una ricostruzione sistemica dei diversi aspetti che lo caratterizzano, in modo da poterlo leggere e interpretare prima e poi progettare”. Altro importante aspetto è stato sottolineato dall’Ing. Francesco Rotondo, pure dello staff dei professionisti incaricati, il quale ha evidenziato come nella stesura del Documento programmatico preliminare si sia tenuto conto dell’evoluzione urbanistica di Santeramo dal medioevo ad oggi, cercando anche di capire il reale stato di attuazione del P.R.G. (Piano Regolatore Generale) esistente, ma soprattutto ha voluto ribadire come, con l’approvazione del P.U.G., non saranno assolutamente modificati i diritti edificatori sanciti dal P.R.G. all’interno dei piani di lottizzazione di ciascun comparto e che, visti gli aspetti geomofologici, botanicovegetazionali nonché quelli storico-insediativi, il territorio e l’ambiente santermano ne risulteranno abbondantemente tutelati.
“La volontà del piano urbanistico generale è quella di indicare ai piani urbanistici esecutivi le localizzazioni più opportune per i nuovi servizi che normalmente vengono indicati nelle vicinanze dei servizi già esistenti e a cavallo tra la città già esistente e quella nuova che si dovrà realizzare in maniera tale da coprire le esigenze”. Nel ribadire la volontà di mantenere i diritti già creati dal P.R.G., il Prof. Federico Oliva, capogruppo dei tecnici incaricati, ha aggiunto come “l’impegno indicato in questo documento è quello di ridurre la dimensione dei comparti rispetto a quelli di oggi che si sono dimostrati di difficile attuazione; il tentativo è quello di ridurre questi comparti e
consigliare al Comune come ammortizzare la parte programmatica in diversi quinquenni”. Ma l’approvazione del D.P.P. non rappresenta il completamento di tutto l’iter procedurale, anzi inizia
ora il percorso che diviene ancora più ampio, dettagliato e scandito dai tempi dettati dalla convenzione e per il quale non mancheranno i costanti aggiornamenti in merito.
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