di Stefano Giacalone
Si è aperta il 17 marzo scorso a Palazzo Reale di Milano una straordinaria mostra dedicata all'opera dell'artista spagnolo Francisco Goya, intitolata “Goya e il mondo moderno” che intende analizzare la relazione e i legami artistici tra Goya e altri celebri pittori moderni, partendo dall’analisi delle tematiche care al pittore aragonese: l’immagine della nuova società, l’espressione della soggettività, la reazione gestuale, la violenza. Quanto sia stata importante l’influenza di Goya sull’arte e la cultura contemporanea lo conferma la stessa storiografia tradizionale che definisce l’opera del pittore come un punto di riferimento per i movimenti stilistici che hanno contribuito a definire l’arte del XIX e del XX secolo: impressionismo, simbolismo, espressionismo, surrealismo.
Francisco Goya rappresenta dunque una figura fondamentale e focale per poter comprendere il mondo moderno e per conoscere ciò che di realmente moderno è racchiuso in esso. La presenza dell’irrazionalità, l’importanza del corpo, il terrore, la costanza della paura, sono alcuni degli aspetti che conferiscono ai quadri e ai disegni di Goya una luce intensa e riconoscibile. Non sono pochi gli artisti che, direttamente e non, si sono mossi nel chiarore di tale luce, facendo propri molti di questi temi e mettendo lo spettatore nella condizione di poter comprendere l’inquietante forma del mondo in cui vive.
In verità io già avevo visto i disegni e le incisioni di Goya in una mostra allestita l'anno scorso al Castello di Legnano, ma mi mancava vedere soprattutto i dipinti. Chiunque vuole visitare questa emozionante rassegna ha tempo fino al 27 giugno 2010. Attraverso 180 opere, tra dipinti, incisioni e disegni, la mostra ricostruisce la relazione tra Goya e altri celebri artisti che hanno segnato il percorso dell'arte degli ultimi due secoli: da Delacroix a Klee, da Kokoschka a Mirò, da Picasso a Bacon, da Pollock a de Kooning, fino a Sassu e Guttuso.
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