di Domenico Giampetruzzi
Il numero due del Vaticano, Tarcisio Bertone, in merito al recente scandalo dei preti pedofili, per scaricare la colpa su altri, ha dichiarato che il pedofilo è uguale ai gay. Una dichiarazione choc che denota la superficialità e l'ignoranza di un uomo religioso che riveste un ruolo fondamentale per la Chiesa Cattolica. Sono state tantissime le proteste e dichiarazioni di sgomento da parte di associazioni, scienziati, politici, psicologi e psichiatri per bene. Eppure Tarcisio Bertone doveva dare un'occhiata ai numerosi fascicoli in suo possesso o del suo superiore, Papa Ratzinger, dove emerge chiaramente che sono tantissimi i preti pedofili che hanno abusato e seviziato bambine indifese e innocenti.
Il Vaticano si sta dimostrando nei fatti concreti quello che solo alcuni intellettuali liberi e laici definiti eretici hanno sempre sostenuto: una delle più grandi organizzazioni internazionali di pedofilia. Centinaia e centinaia di migliaia di casi di preti pedofili segnalati e denunciati negli Usa come in Irlanda, in Spagna come in Germania. Ma chi deve essere messo al bando anche perchè ha utilizzato la parola di Dio per commettere abusi e sevizie su bambini e bambine inconsapevoli sono tutti quei preti pedofili e i rispettivi superiori, compreso l'attuale Papa Ratzinger, che hanno taciuto vergognosamente su questi crimini contro l'umanità per tantissimi anni. In una recente inchiesta pubblicata sul settimanale L'Espresso e condotta da Tommaso Cerno si analizzano 40 casi di pedofilia accertati in Italia e che vedono coinvolti religiosi della Chiesa Cattolica dalla Lombardia alla Sicilia. Fra i tanti casi vi è quello di una monaca pedofila la cui vittima è stata una bambina in un convento di suore, il cui caso è stato avvolto nell'omertà: "Ho ricevuto avance esplicite da una monaca e, quando ne ho parlato, la mia famiglia s'è infuriata. Volevamo andare dai carabinieri, poi è intervenuto il vescovo: disse che sarebbe stato meglio risolvere la faccenda all'interno e che ci avrebbe pensato Dio a punire i colpevoli", racconta Simona.
Commenti